+ P. Vittorio Masin

Il 2 maggio 2023, alle 21.30 circa, dopo più di un mese in terapia intensiva all’ospedale di Pistoia, è tornato alla casa del Padre,

P. Vittorio Masin

del Sacro Cuore

I funerali  si terranno nella Parrocchia di Montemagno (via Montemagno 13, Quarrata – PT) venerdì 5 maggio alle 10.00

P. Vittorio nasce a Villa Bartolomea (VR) il 6 febbraio del 1943 da Gino e Silvia Lonardi. Entra nel seminario minore di Agazzi da adolescente e fa il noviziato a San Giuseppe, Monte Argentario nell’anno1960-1961. Professa il 22/10/1961. Studia per due anni alla Presentazione, Monte Argentario, e poi nello studentato dell’Angelo (Lucca) con direttore P. Adolfo Lippi. Passa poi alla Scala Santa, dove frequenta l’Università Lateranense. Viene ordinato sacerdote in San Pietro da San Paolo VI il 17/05/1970.

Nei primi anni di sacerdozio svolge servizio come cappellano delle carceri minorili romane, prima a Rebibbia e poi a Casal del Marmo. Nel settembre del 1975, raccogliendo le insistenze di diversi religiosi che desiderano realizzare un’esperienza pastorale “nuova” sulla spinta del Concilio Vaticano II, i superiori lo inviano a San Giuseppe, Monte Argentario per avviare una casa di accoglienza e scuola di preghiera. Qui P. Vittorio rivela ed esprime le sue capacità di andare incontro a situazioni personali e familiari particolarmente problematiche, ciò anche in virtù della sua precedente esperienza con le situazioni di marginalità affrontate nelle carceri. Dal suo lavoro di apostolato a San Giuseppe si crea un’esperienza di comunità residenziale composta da laici che condividono il suo servizio di accoglienza e apostolato. Un apostolato che non manca di dare i suoi frutti anche in ambito vocazionale: diverse vocazioni tra la fine degli anni ’70 e primi anni ’80, provengono dall’esperienza di San Giuseppe. Non mancano però le difficoltà e nel 1981 è la stessa Congregazione dei Religiosi che, nonostante frizioni insorte in ambito provinciale e generale, dopo attento esame dell’esperienza lo spinge a continuare.

Per tutti gli anni ’80, P. Vittorio collabora con la Comunità Maria, nell’ambito del Rinnovamento Carismatico, coinvolgendo i laici della comunità di San Giuseppe in tantissime missioni ai gruppi sparsi in tutta Italia. Parallelamente ha coinvolto i laici in tante missioni popolari passioniste. Con il riacuirsi di contrasti all’interno della provincia circa l’esperienza di San Giuseppe, P. Vittorio in accordo con i superiori decide di spostare l’esperienza nella frazione di Forrottoli, Quarrata (PT), cogliendo l’opportunità data da dei benefattori quarratini che donano alla comunità dei laici un terreno e dei casolari. Quindi a partire dal 1990 continua il suo servizio di apostolato in collaborazione con la comunità dei laici nella Diocesi di Pistoia. Il vescovo di Pistoia Mons. Simone Scatizzi apprezza molto P. Vittorio e la comunità per la loro vita di preghiera e di servizio agli ultimi al punto che nel 1992 gli affida l’apertura di una casa di accoglienza per malati terminali di AIDS in Pistoia. L’assunzione del servizio in diverse parrocchie della diocesi di Pistoia nasce nell’ambito di questa collaborazione con la chiesa locale e nel desiderio di una evangelizzazione incarnata nel territorio. Contemporaneamente lavora alla formazione e al consolidamento della comunità dei laici che arriva a costituirsi come libera associazione di fedeli approvata da Mons. Scatizzi con statuto proprio nel 1997, con il nome “Grano di frumento”. Dal 1996 al 1999. P, Vittorio svolge il suo servizio come consultore provinciale della vita comunitaria e nel 2000 partecipa al capitolo generale in Brasile come delegato provinciale. Nel 2021 promuove l’apertura di un casa famiglia per minori dai 3 ai 12 anni in locali donati da benefattori e gestita dai laici della comunità.

Il nome “Grano di frumento” dato alla comunità dei laici identifica lo stile di lavoro  di P. Vittorio: servire la vita in umiltà e nel nascondimento, dando priorità alla formazione dell’interiorità e manifestando la gratuità dell’amore di Dio che si rivela nell’umanità di Gesù crocifisso. Il suo servizio incessante di direzione spirituale interessa la vita di tantissime persone. Lavora incessantemente fino al sopraggiungere improvviso della malattia il 14 marzo 2023 che lo porta rapidamente in terapia intensiva nel giro di pochi giorni e lo conduce alla morte alle 21.30 del 2 maggio 2023.

P. Luigi Procopio