+ p. Giorgio Giamberardini

Nella mattinata dell’8 aprile 2022, presso l’ospedale di Teramo, è tornato alla casa del Padre

p. Giorgio Giamberardini

(Lelio) dell’Addolorata

Padre Giorgio, battezzato Lelio, nacque il 17 gennaio del 1929 a Santa Croce di Lucoli (AQ), da Antonio e Vincenza Di Massimo, era nipote di fratel Arcangelo Di Massimo (+ 1982).

Entrò in seminario a San Marcello (AN) nel 1942. Proseguì gli studi a Sant’Angelo in Pontano (MC) ed entrò in noviziato nel settembre del 1946. Maestro dei novizi era p. Fausto Vergari. Professò il 15 settembre del 1947. Venne ordinato sacerdote il 24 aprile del 1954 nel santuario di San Gabriele per le mani del servo di Dio mons. Stanislao A. Battistelli. Dopo la Sacra Eloquenza svolta tra Tavarnuzze e Rocca di Papa, venne destinato alla formazione come assistente degli alunni nell’alunnato di Sant’Angelo in Pontano.

Dopo vari anni, nel 1960, venne eletto come vicario-economo per la comunità della Madonna della Stella. Dal 1966 al 1972 fu superiore – rettore della comunità e del santuario di san Gabriele. Nel 1979 venne eletto consultore provinciale PIET fino al 1987 per il settore dell’apostolato. Dal 1991 al 1997 resse la comunità di Fossacesia.

Gli ultimi anni, ossia dal 17 febbraio 2001, li trascorse al servizio del santuario della Madonna della Stella (PG). Dal 2007 al 2011 fu economo collaborando fattivamente con il superiore, p. Fernando Taccone. Dalla Stella venne trasferito il 18 luglio del 2020 nell’infermeria provinciale di San Gabriele. Qui, nella mattinata dell’8 aprile 2022 si spegneva serenamente.

Questa la cronologia, in apparenza arida e burocratica, di una vita laboriosissima, quella di P. Giorgio Giamberardini che non si è mai risparmiato, sopportando il “peso e il caldo” (Cf Mt 20,12) sotto tutti i punti di vista.

Il suo carattere fondamentalmente ottimista e la sua intelligenza pratica lo spingevano ad affrontare e risolvere i problemi e le congiunture che si presentavano nella comunità, specialmente quando occupava posti di responsabilità, senza risparmiarsi, a volte fino allo stremo delle forze.

Ebbe grande parte nella decisione di iniziare i lavori per la costruzione del nuovo santuario di san Gabriele, con tutto quello che questa iniziativa ha rappresentato per la vita, l’economia e la pastorale dell’intera provincia PIET e della congregazione.

Come superiore dell’abbazia di Fossacesia prese l’iniziativa di migliorarne l’arredamento, lavorando nel settore della falegnameria con grande disponibilità e perizia. Migliorò, sempre a Fossacesia, anche la cappellina interna ed altri locali. Dove si trovò di comunità lasciò una impronta indelebile della sua laboriosità, specialmente a San Gabriele, Fossacesia ed alla Madonna della Stella.

Missionario instancabile, ha svolto per lunghi anni il ministero delle missioni popolari ed altre predicazioni. Era convinto assertore dell’apostolato del confessionale al quale si dedicava per lunghe ore.

Incoraggiava i giovani nell’impegno apostolico, dandone per primo l’esempio, con impegno e con lodevoli risultati.

Hanno espresso le loro più vive condoglianze, tra gli altri, l’arcivescovo di Spoleto- Norcia. Mons. Renato Boccardo, molti sacerdoti della diocesi spoletina e le monache agostiniane di Montefalco da lui seguite per molti anni.

p. Tito Paolo Zecca