Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?, commento di Giuseppe Adobati alla V domenica di Quaresima, anno C

Ora Mosè nella legge ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?

È questa la provocazione che i farisei e gli scribi fanno a Gesù portandogli davanti una donna peccatrice. Nella loro mente Gesù non può perdonare questa donna perché la legge di Mosè dice che va lapidata. Gesù di fronte a questa provocazione prende tempo, si china, si mette a scrivere per terra. Questo è uno dei gesti più misteriosi del vangelo, che pur non spiegandosi invita ciascuno degli accusatori, di coloro che erano presenti, a rientrare in se stessi.

Gesù quando si rialza sposta l’obiettivo, cioè li invita non tanto e non più a guardare il peccato di quella donna ma a domandarsi se loro, gli accusatori, sono senza peccato. L’invito è di porsi di fronte alla legge di Mosè che denuncia il male ma che non salva!

Non basta trovare il male, il peccato, negli altri, miei fratelli e sorelle, anche fosse quello più grave, per sentirmi io, in diritto di giudicare e in qualche modo sentirmi assolto dalle mie colpe. No! Il modo di salvare di Dio è quello di aver dato la legge perché l’uomo capisca il male e poi perché senta il bisogno di essere perdonato.

E solo Dio può perdonare! Nessuno di quelli che sono presenti ha il diritto di lanciare la pietra e resta questa donna che viene perdonata, non perché ha diritto, ma perché Dio la ama, di un amore più grande del nostro peccato.

Chiediamo al Signore di poter essere guariti dentro, che possiamo realmente sentire il bisogno che il nostro peccato diventi un motivo di misericordia per noi, ma anche per i nostri fratelli e sorelle. Nella vita del nostro fondatore San Paolo della Croce si racconta che in una missione nel 1739 a Montalto di Castro ebbe una conversione di una donna che era una pubblica peccatrice, che era stata rimproverata anche dal vescovo locale, e che non voleva convertirsi, e chi si convertì invece sentendo la sua predica sulla passione e cioè l’amore di Cristo per ciascuno di noi. Il Suo donarsi sulla croce è stato per lei motivo di salvezza e di conversione.