Questo è il mio corpo. Questo è il mio sangue (Corpus Domini Anno B, di P. Francesco Guerra)

Oggi ricorre la solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo, conosciuta popolarmente ancora con il nome latino Corpus Domini. Il vangelo letto è quello di Marco, che nel suo linguaggio scarno ed essenziale ci presenta prima la preparazione della cena pasquale e poi, all’interno dello stesso rito ebraico della Pasqua, l’istituzione del sacramento dell’Eucarestia da parte di Gesù.

Come ogni pio ebreo Gesù si preoccupa che tutto sia pronto per celebrare la cena pasquale: la sala, l’agnello, il pane azzimo, le verdure, il vino e l’acqua per le abluzioni, e di questo incarica due discepoli. L’evangelista annota un particolare insolito: l’amico che presta la sala a Gesù ha un servo maschio che va a prendere l’acqua alla fonte, di solito questo era un compito delle donne. Questo dettaglio rivela che la tradizione orale del racconto evangelico conservava ricordi ancora vivi nella memoria dei discepoli.

Marco poi non si sofferma sul rito della Pasqua ebraica, ma ci riporta quello che di nuovo Gesù compie e che diventa fondamentale per la comunità cristiana. Mentre mangiavano, prese il pane e recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro, dicendo: «Prendete, questo è il mio corpo». Qui c’è una novità assoluta: il pane benedetto è il corpo di Gesù che viene offerto al Padre in sacrificio sulla croce per noi. E il vino benedetto è il suo sangue della nuova ed eterna alleanza, che è versato per noi. Anticamente venivano offerti in sacrificio a Dio le carni ed il sangue degli animali. Ora è Gesù che si offre sulla croce una volta per tutte. E quel pane e quel vino sono il suo corpo e il suo sangue. Tutto questo deve essere stato sconvolgente per gli apostoli che erano con lui, come lo è ancora anche per noi.

Infatti il sacerdote che celebra l’Eucarestia, dopo aver ripetuto le parole di Gesù, dice: “Mistero della fede!”. In ogni celebrazione eucaristica tutti noi veniamo immersi in questo mistero divino che ci avvolge e ci travolge. È un mistero di amore nel quale siamo coinvolti.