+ p. Italo Tarca

Nella prima mattinata del 21 gennaio 2022 presso l’Ospedale di Rivoli in cui era stato ricoverato per via di alcune complicazioni, è tornato alla casa del Padre.

p. Italo Tarca

(Eugenio) dell’Annunciazione

 

Il funerale si terrà lunedì 24 gennaio alle ore 15,00 presso il Santuario di S. Pancrazio a Pianezza (TO).

Padre Italo era nato l’8 gennaio 1937 a S. Martino Valmasino (SO) da Italo e Vittoria Cotta. Italo era il nome di suo papà, e sua mamma la sig.ra Vittoria Cotta. Conobbe i Passionisti che frequentavano le parrocchie della Valtellina per impegni di apostolato. Entrò nel seminario minore di Carpesino per iniziare il curriculum degli studi che lo avrebbe portato al noviziato di san Zenone degli Ezzelini, dove emise i suoi primi voti religiosi l’8 settembre 1955, essendo maestro p. Leone Ferrarese, ex missionario in Africa ed ex provinciale. Trasferito a Mondovì (CN) continuò gli studi di filosofia e poi, a Caravate (VA), quelli di

teologia al termine dei quali fu ordinato sacerdote il 6 maggio del 1962 per le mani del vescovo di Como mons. Borromini. Fu inviato a Roma all’università Gregoriana, dove si diplomò in lingua latina cristiana.

Si dedicò all’insegnamento nel seminario minore di Calcinate (BG) e poi fu chiamato a Roma presso la nostra casa generalizia come archivista e bibliotecario. P. Italo conservò sempre un’attenzione culturale che lo portava a visitare le nostre biblioteche e a fare ricerche su figure storiche specie della nostra Congregazione. Rimase colpito della figura del nostro beato Domenico Barberi, apostolo degli anglicani e antesignano del cammino dell’unità ecumenica. Scrisse vari articoli sulla vita del beato e dei suoi rapporti con san John Newman.

Lasciato l’incarico a Roma si dedicò all’apostolato in varie nostre comunità, a Molare e a Carpesino. Accettò di fare anche un’esperienza parrocchiale nella sua nativa san Martino di Valmasino, così da poter essere vicino ai suoi genitori bisognosi di assistenza. Riprese la vita comunitaria facendo un anno sabbatico in Terra santa nella nostra casa di Betania. Era desideroso di poter visitare i luoghi dei vangeli, come per verificare di persona i fondamenti biblici della nostra fede cristiana.

P. Italo era di indole vivace, curioso di poter indagare su tanti aspetti della vita e della storia umana, quasi da essere sempre in movimento e poco stabile nelle varie comunità dove risiedeva.

Trascorse il suo ultimo decennio di vita nella comunità di san Pancrazio, addetto al servizio del santuario e all’ascolto delle confessioni. Bisognoso di cure, accettò di dimorare nel reparto dell’infermeria della comunità, e dopo vari ricoveri in ospedale per cure, si è spento a Rivoli andando incontro al Padre e entrando per sempre nella famiglia passionista del cielo.

(P. Aldo Ferrari)