Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l’altro pubblicano – commento di Giuseppe Adobati al vangelo della XXX domenica del T.O. 23 ottobre 2022

Gesù disse ancora questa parabola per alcuni che avevano l’intima presunzione di essere giusti e disprezzavano gli altri

è importante sostare su questa motivazione, la motivazione per cui Gesù racconta questa parabola, la parabola del fariseo e del pubblicano al tempio. è una parabola che riguarda la preghiera che riguarda quindi il rapporto con Dio, ma è una parabola che svela il senso della nostra identità, della nostra interiorità. Gesù fa capire che c’è un’intimità dove si nasconde una presunzione, una sicurezza, un sapere, un conoscere di noi, di Dio e degli altri che spesso è fuorviante, che spesso è sbagliato.

Ed è lì che deve arrivare la luce di Dio. Ed è lì che vuole arrivare questa parabola. Il fariseo effettivamente è uno che appare sicuro di sé, ma ha anche dei motivi: effettivamente è una persona degna di essere rispettata, degna di essere anche riconosciuta, per il suo impegno per la sua coerenza. Ma tutto questo purtroppo non lo porta a Dio, tutto questo è un circuito chiuso dove certamente lui manifesta di essere fedele, ma fedele a delle regole, a delle norme, che in realtà non lo aprono al mistero di Dio, non gli fanno capire chi è Dio e soprattutto Dio non entra nella sua intimità, e quindi nella sua intimità si nasconde questa presunzione di giustizia, di giudizio, che poi diventa effettivamente condanna disprezzo nei confronti degli altri.

Ecco allora l’invito: chi si umilia sarà esaltato. Lo diceva anche il nostro fondatore da giovane quando visse un ritiro a Castellazzo, prima ancora di essere religioso, che così scriveva: ho già inteso che l’abbassarsi sino sotto l’inferno, sotto i piedi dei demoni, allora Dio alza al paradiso, perché siccome il demonio volle alzarsi al più alto del paradiso e per la sua superbia fu gettato al più profondo dell’inferno, così viceversa l’anima che si umilia fin sotto l’inferno fa tremare il demonio, lo confonde e il sommo bene l’esalta al Paradiso