Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo

Commento di Gennaro Tanzola al Vangelo della prima domenica di Quaresima

Gesù, da Giovanni, riceve il battesimo, si apre il cielo, si sente questa voce, un momento solennissimo, e poi subito va nel deserto per essere tentato. Noi siamo stati battezzati, e dopo? Crescere ed essere cristiani è un continuo vivere in lotta contro il male, perché se non sei tentato dal male, è segno che non hai ancora scelto il bene.
Se il Signore Gesù, subito dopo essere stato riconosciuto dal Padre come Figlio amato, fu sospinto dapprima nel “deserto” (1,12) e poi verso la “Galilea” (1,14) anche noi, nella misura in cui prendiamo coscienza “del battesimo” (1Pt 3,2) siamo sospinti nella vita per combattere contro ogni tradimento e rinnegamento del dono ricevuto, in comunione con tutti e con tutto. 

SIAMO TENTATI e Gesù è “tentato da Satana”
Fatto emblematico per tutti. La tentazione mette alla prova sull’unico punto che conta nella nostra vita: il rapporto con Dio, con l’Assoluto di ogni vita.
La tentazione può avere il benefico effetto della vaccinazione. “Chi non è tentato, non sarà salvato”, diceva sant’ Antonio Abate.
Come Gesù, vinse le tentazioni perseverando unito al Padre con la forza dello Spirito Santo, noi possiamo vincere le tentazioni aggrappandoci alla nostra scelta di credere in Gesù morto e risuscitato per la nostra salvezza. Vogliamo sentirci in sintonia con l’inno battesimale delle prime comunità cristiane, che ci è stato offerto dall’autore della prima lettera di Pietro: “Cristo è morto una volta per sempre per i peccati, giusto per gli ingiusti, per ricondurci a Dio; messo a morte nel corpo, ma reso vivo nello spirito. E nello spirito andò a portare l’annuncio anche alle anime prigioniere, […].Gesù Cristo è alla destra di Dio, dopo essere salito al cielo e aver ottenuto la sovranità sugli angeli, i Principati e le Potenze” (1Pt 3,18-19.22).

“Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo”
poche parole ma degne di nota.
Mercoledì abbiamo iniziato la quaresima abbiamo ricevuto tutti della cenere sul capo e ci siamo sentiti dire “convertiti e credi al vangelo”
Usiamo questo tempo propizio per vivere nelle nostre comunità cercando di cambiare, per prendere coscienza delle proprie debolezze, di quanto è superfluo e per riscoprire le cose essenziali.
Il tempo è compiuto, la lingua greca con cui venne scritto il vangelo contempla due modi per descrivere il tempo: Kronos che descrive il tempo che scorre come i giorni del calendario, poi c’è Kairos che indica l’avvento del tempo favorevole, il momento giusto. 

Gesù quindi ci dice siamo arrivati al compimento del tempo, siamo nel “kairòs”.
Questa quaresima diventerà anche il nostro “kairòs”.  

Noi crediamo in Lui, storia, persona, esistenza, noi crediamo in Lui così come il Vangelo ce lo presenta, un personaggio scomodo e affascinante che non lascia indifferenti nessuno di quelli che lo incontrano. Noi crediamo in lui che è presente in mezzo a noi e ci chiede di seguirlo cambiando sguardo, cambiando il cuore,cambiando vita.

“Convertitevi e credete al Vangelo”, cambiamo il nostro pensiero, orientiamo diversamente la nostra vita, verso il regno di Dio e lasciamoci raggiungere dal regno di Dio.
Un cammino ci aspetta in questo pellegrinaggio verso la Pasqua, ed è il cammino di figli che si ritrovano veramente fratelli.