Abbiamo visto spuntare la sua stella, e siamo venuti ad adorarlo (Mt 2,1-12) di p. Francesco Guerra

Secondo le tradizioni antiche, quando nasceva un grande personaggio, nasceva anche una nuova stella che ne indicava appunto la sua apparizione nel mondo. I sapienti dei quali parla il vangelo erano esperti in astronomia e consiglieri dei re, che con parola babilonese erano chiamati Magi e provenivano dunque da quelle terre orientali. Notiamo che essi sono pagani, tuttavia sono aperti di mente e di cuore e allora si mettono in movimento per cercare questo neonato re dei Giudei e adorarlo.

Questi giorni del periodo Natalizio ci hanno presentato il re del cielo, creatore di ogni cosa e di ogni essere vivente che nasce piccolo e povero ed è rivelato in particolare ai poveri (i pastori) e alle persone che hanno fede (Simeone ed Anna), che lo sanno riconoscere nella sua piccolezza.

Oggi il vangelo ci dice che questa bella notizia è rivelata anche ai pagani, cioè i lontani dalla fede, ma che sono aperti di mente e di cuore e che sono capaci di mettersi in movimento e cercare. Stando fermi e rimandando in continuazione non si trova nulla, si perdono le occasioni che la vita ci offre.

Giunti alla capitale Gerusalemme si informano dalle autorità civili e religiose i quali rispondono che secondo il profeta Michea (5,1) è Betlemme la cittadina predetta. La stella infatti era scomparsa ed essi rischiavano di non arrivare alla meta della loro ricerca. Ma essa ora ricompare ed essi, al vedere la stella, provarono una gioia grandissima. Dio non abbandona chi lo cerca, anche se per qualche tempo sembra nascondersi.

Questo anno trascorso e questo Natale cosa ci hanno insegnato? Cosa ci siamo proposti ora? Dunque quello che abbiamo deciso, con l’aiuto di Dio mettiamolo in pratica.