+ p. Serafino Pugliese

alle 5.00 di mattina del 28 aprile 2021, a Cirò Marina (KR) è tornato alla casa del Padre

p. Serafino Pugliese

I funerali si terranno presso la Chiesa parrocchiale di S. Antonio in Cirò Marina

giovedì 29 aprile 2021 alle ore 10,30.

P. Serafino nasce il 15 novembre 1947, da Francesco Pugliese e da Francesca Mazzitelli, a Caria di Drapia (VV), un piccolo centro quasi alla periferia di Tropea, in un ambiente familiare che respirava la spiritualità di un sacerdote, don Francesco Mottola, apostolo della devozione al Sacro Cuore di Gesù e fondatore di in istituto sacerdotale, la cui santità è stata riconosciuta ufficialmente dalla Chiesa. La mamma di P. Serafino lo aveva incontrato, anche per la confessione, e ne parlava in famiglia. Non è difficile pensare che i nostri confratelli abbiano raggiunto anche quelle contrade, sia per la questua che per la predicazione.

Ma era il legame con la Madonna della Catena della Catena, devozione diffusissima in quegli anni in tutta la Calabria, che permise al giovane Serafino di conoscere i passionisti e decidersi per essi.

Dopo i primissimi anni di formazione nel nostro seminario, entrò nel noviziato di Laurignano (CS) e al termine di questo periodo emise i primi voti religiosi il 4 ottobre 1966. Al termine dei suoi studi teologici, condotti a Roma, fu ordinato nella chiesa del suo paese il 12 luglio 1975, alla vigilia della festa della Madonna del Carmine. Dopo una breve sosta nel convento di Ceglie Messapica (BR) come assistente dei giovani aspiranti delle scuole superiori, fu inviato di comunità a Rosarno, in Calabria, dove i nostri curavano una parrocchia. E da allora il servizio di P. Serafino è stato quasi sempre di parroco, nella comunità di Laurignano e Tessano (CS), e di economo, al santuario di Laurignano e a Cirò Marina.

Purtroppo negli anni ’90 dovette subire un terribile intervento chirurgico al cuore che mise in serio rischio la sua vita e che rese molto fragili le sue condizioni fisiche e psichiche. Per questo motivo dovette abbandonare la cura della nostra casa estiva di Moccone (CS) sulle montagne della Sila, dove trascorreva solitamente i mesi estivi disponibile all’accoglienza dei gruppi e dei religiosi che vi si recavano per riposo o per impegni formativi di Provincia. Il contatto con la natura lo gratificava moltissimo, ne godeva ampiamente.

La sua ultima comunità è stata il Santuario di Cirò Marina (KR) e la locale Parrocchia di S. Antonio. Qui p. Serafino ha concluso i suoi giorni, accompagnato da molte patologie, tra alti e bassi, che hanno sfibrato la sua salute già seriamente compromessa. Numerose volte è stato necessario il ricovero, anche per tempi prolungati, in varie cliniche. A questo bisogna aggiungere poi il suo profondo dispiacere per la perdita di familiari a lui molto cari, tra cui l’adorata mamma che ha assistito personalmente fino alla sua morte.

Chi lo ha conosciuto in profondità ha potuto riconoscere in lui la semplicità di un uomo non complicato e tantomeno ingolfato dalle strutture e dinamiche tipiche della vita religiosa. Anzi molte volte ne percepiva il peso e non ne mostrava interesse. Eppure ha voluto bene ai suoi confratelli, amava la loro compagnia e per gli altri era un piacere stare con lui. Per molti laici era uno di famiglia e il suo affetto era veramente percepito in tutta la sua sincerità. Per questo nessuno lo ha mai lasciato solo e ha cercato di essergli vicino, magari con una telefonata.

Non è mai stato un uomo di governo, né un fine studioso, né un grande oratore. Ma il senso di vuoto si: in quanti lo hanno incontrato, ne hanno avvertito l’animo familiare e accogliente, la disponibilità all’ascolto, e non ultimo l’atteggiamento un po’ scanzonato verso la vita. Tratti che lo hanno reso un religioso amato e cercato, al quale tutti abbiamo voluto bene e dal quale certamente siamo stati riamati.