+ P. Danilo Mazzoni

Nella mattina del 3 aprile 2023, presso il ritiro della Basella (BG), è tornato alla casa del Padre

P. Danilo Mazzoni

dell’Immacolata

 

P. Danilo era nato il 23 giugno del 1940 a Soliera Apuana (Massa) da Mario e Bice delle Piane. Fin da ragazzo, dopo aver sentito p. Roberto Schiavi parlare della Passione di Gesù aveva aderito al richiamo della vocazione passionista. Partì ancora giovane per Basella dove iniziò gli studi medi e poi ginnasiali. Fece l’anno di noviziato a s. Zenone degli Ezzelini (TV) avendo come maestro p. Tommaso Guerini. Continuò gli studi di liceo a Mondovì (CN) con il direttore p. Innocenzo Cavaglià per poi terminare gli studi teologici a s. Pancrazio dove fu ordinato sacerdote il 19 marzo del 1966. Continuò a studiare a Roma presso la facoltà pontificia dell’Angelicum. Ebbe poi vari incarichi come assistente dei giovani seminaristi passionisti. Fu nominato nel 1970 come addetto alla nostra parrocchia di Milano, come insegnante di religione e come assistente del parroco. Furono anni difficili nel bel mezzo della contestazione giovanile, ma il p. Danilo seppe instaurare un rapporto serio con i giovani che aderirono poi al movimento di C.L. Lui stesso amò essere considerato un prete ciellino, partecipando ai corsi di esercizi spirituali e a varie riunioni. Ne parlava con soddisfazione invitando altri sacerdoti e confratelli a partecipare. Nel 1984 ricevette la nomina di superiore della comunità di s. Pancrazio (TO) dove rimase per 7 anni. Furono gli anni in cui continuò a seguire il movimento di C.L. con entusiasmo e assiduità. In seguito fu nominato superiore a Sezano nella comunità dei teologi, per andare poi come superiore a Cameri e poi a s. Pancrazio. Eletto consigliere del p. Provinciale si stabilì a Basella. Andò poi a Cameri dove subentrò come Provinciale a p. G. Adobati eletto consigliere del p. Generale. Con la nuova riforma delle provincie italiane, diventò superiore a Basella e assistente spirituale della frazione dove terminò la sua vita. Chi era p. Danilo? Un uomo dedito intensamente agli impegni che assumeva e nello stesso tempo legato alle persone che assisteva spiritualmente. Non era il suo forte l’organizzazione delle attività che conduceva, ma il legame che aveva con i suoi collaboratori era sentito come un legame di amicizia duratura al di là della nomina ricevuta. P. Danilo fu sempre sensibile ai rapporti con gli altri, non basati sulla cultura, ma sui rapporti sociali ed umani. Molti sono coloro che ricordano il suo sorriso facile, la sua innata istanza di voler instaurare un rapporto cordiale con tutti, senza venir meno ai suoi incarichi e responsabilità. Amava la preghiera, la riflessione, trovare qualcuno che lo aiutasse ad approfondire un argomento, condividere con altri gli stessi punti di vista. Era anche allegro e gioviale: sapeva sorridere e ridere per tante situazioni umane. Amava viaggiare e ne approfittò quando come p. Provinciale dovette andare all’estero, in Africa, per visitare i confratelli. Così come si recò varie volte in Inghilterra a fare visita ai suoi familiari. Negli ultimi tempi si trovò con vari disturbi fisici che rallentarono le sue attività con la gente, ma senza venir meno agli incarichi ricevuti e che lo hanno condotto ad una morte improvvisa.

P. Aldo Ferrari