Chiederai a Dio di lasciarti aiutare in ogni tua prova! 6 Marzo 2022 (di Marco Staffolani, commnento alla prima Domenica di quaresima anno C)

in copertina Lavoro dello street artist BKfoxx a Kiev. Photo by Lizgrin F on Unsplash

Le risposte e la fermezza di Gesù di fronte alle tentazioni/provocazioni del diavolo ci danno coraggio nel cammino. Come un nuovo Giobbe, Gesù nella sua umanità, come la nostra, è messo alla prova e affronta le difficoltà della vita, dalle privazioni del cibo fino alle restrizioni sui desideri più alti e nobili.

Di fronte alle limitazioni del fisico, di fronte alla minaccia alla stessa sussistenza per la vita (la pandemia è ancora in corso e un conflitto armato inaspettato popola le notizie dei media) potremmo essere tentati di lamentarci con Dio, di pretendere che i nostri problemi, il nostro pane, siano operati in modo miracolistico direttamente da Dio, perché no, con le scorciatoie diaboliche: “pani e pietre! … per te è lo stesso, dammi quello che mi spetta!”
Il problema non è chiedere al padre nel bisogno di quanto necessitiamo, il padre già lo conosce! il problema è il cuore dell’uomo che non fidandosi pretende ed esige di ricevere tutto e subito senza doversi impegnare.

E quando abbiamo il pane assicurato l’insidia potrebbe cadere su questioni d’altro livello: essere sedotti dal potere, voler controllare l’esito degli eventi e delle cose, fino alla vita delle persone stesse.
E’ questo il tranello e lo scopo del demonio: voler controllare la persona di Gesù, volerla confinare in un determinismo servile, voler competere con Dio. Ma competere usando la violenza, il sopruso e l’inganno, cosi che gli altri si prostrino a terra. A terra in effetti significa senza guardare il cielo!
Gesù vince con la libertà dei figli di Dio, che conoscono il luogo del Padre perché è lo stesso loro luogo a cui anelano i loro desideri più alti: i cieli. Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto, e non prostrazione a terra, relegati alle cose della terra!
Qui occorre ricordarci: Siamo fatti per il cielo! Per salire in cielo e non sicuramente per gettarci dal pinnacolo per provare la fedeltà di Dio! Questa è l’ultima delle tentazioni, quella di usare la parola di Dio (citata ben 2 volte dal tentatore) in modo menzognero. Gesù risponde in modo secco, mostrando che la sua comprensione non è letterale, ma è sapienziale, è la sua stessa vita tale parola: Non metterai alla prova il Signore Dio tuo.

Gesù arriva al cuore delle cose, conosce il motivo per cui Dio da la parola agli uomini, e come tale parola, e solo tale parola, ci renda liberi servendola! E dunque non metterai alla prova il Signore tuo Dio! .. anzi chiederai a Dio di lasciarti aiutare in ogni tua prova!