Un Dio in ginocchio davanti a noi, per lavarci i piedi (di Serenella Del Cinque)

Solennità e intimità. La cornice del banchetto ci fa entrare in un’atmosfera di comunione e di condivisione. Gesù vuole stare con i suoi: i “suoi” che sono nel mondo. Nel suo cuore c’è ancora il gesto delicato di Maria, la sorella di Lazzaro, che alcuni giorni prima, aveva profumato i suoi piedi asciugandoli con i capelli. Egli stesso fa suo il gesto di Maria mettendosi ai piedi dei suoi discepoli: lavandoli e profumandoli con il suo amore.

«Avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò fino alla fine». L’amore di Dio non ha limiti. Gesù mostra a noi, suoi discepoli, fino dove è possibile amare. Il suo non è solo un amore totale: è un amore “voluto”, un amore «fino alla fine senza fine».

“Io sono in mezzo a voi come uno che serve” aveva detto, e ce lo mostra.  Lava i piedi a Pietro, recalcitrante, smemorato; a Giuda, “uno dei Dodici” che lo ha già venduto; Lava i piedi agli altri che non sanno cosa sta succedendo, non capiscono. 

Nei loro volti, nel loro smarrimento dinanzi a un gesto tanto “imbarazzante”, ritroviamo le nostre incomprensioni. Ma poi…  vediamo Dio, in ginocchio davanti a noi, a lavarci i piedi.

Gesù rivela un Dio il cui Regno è l’amore, non il potere; ci presenta il volto del Dio vero e il vero volto dell’uomo e della donna, fatti a sua immagine e somiglianza. Ecce homo; ecco Dio. Riflesso in un catino di acqua, servita per lavare i piedi. 

Dio si inchina dinanzi a ciascuno di noi. Gesù si abbassa, lava i nostri piedi, li carezza, li bacia. I nostri peccati, l’orgoglio, i tradimenti, tutto il nostro male svaniscono dinanzi a un amore che non riusciamo neppure a immaginare. Che ci destabilizza. Come Pietro non accettiamo che Gesù si chini dinanzi a noi, non vogliamo riconoscere i di avere i “piedi sporchi”. Non è facile accettare di essere amati infinitamente, incondizionatamente e gratuitamente.  Immeritatamente, perché se “il nostro cuore ci rimprovera, Dio è più grande del nostro cuore”.

Gesù si inginocchia per amarci. Un amore che salva tutto quanto sembra perduto, e ricrea. E proprio perché immeritato, questo amore non può essere cancellato da nessun tradimento, da nessuna infedeltà. Qualunque cosa facciamo, Gesù non smette di amarci.

Questo gesto, semplice e solenne, ci presenta in modo perfetto, l’essenza di Dio: l’amore.

«Vi ho dato un esempio, perché anche voi facciate come io ho fatto a voi».

Per fare della nostra vita un miracolo d’amore, lasciamoci amare, e amiamo. Senza riserve. Bastano un catino, un po’ d’acqua, un asciugamano.