Non di solo pane vive l’uomo… ma di ogni Parola che esce dalla bocca di Dio. Commento di Davide Costalunga al vangelo della Ia domenica di Quaresima (26 Febbraio 2023)

Con il mercoledì delle Ceneri è iniziato questo lungo periodo che ci porta alla Pasqua e che si chiama Quaresima. Noi oggi celebriamo la prima delle cinque domeniche di questo tempo forte dell’anno liturgico, durante il quale siamo chiamati a celebrare la nostra personale conversione, in vista della Resurrezione del Signore e della nostra rinascita, soprattutto interiore.

Gesù, vero Dio e vero uomo, viene condotto dallo Spirito Santo nel deserto, immerso nella storia di Israele, il popolo pellegrino dall’Egitto verso la Terra promessa.

Gesù si coinvolge anche nella storia della nostra umanità in cammino, fra l’eredità e le speranze dei nostri
deserti quotidiani. Il deserto è anche il nostro intimo, luogo privilegiato per il silenzio, l’ascolto, la battaglia, l’incertezza.

Ecco proprio dentro di noi oggi siamo invitati a discernere, condotti dallo Spirito, per riconoscere le ordinarie dolorose lotte che avvengono nel nostro animo. Anche Gesù riconosce questo fino in fondo perché è uomo veramente,

Poiché egli abita assieme allo Spirito il deserto della tentazione, allora comprendiamo che lì ci viene data anche a noi un’opportunità. La tentazione è una prova e fa parte della vita e di conseguenza della nostra libertà.
Vivere infatti significa prendere decisioni, ed è così per tutti e lo è stato anche per Gesù.

In questa esigenza, di prendere decisioni, si inserisce la tentazione del demonio. Quindi la tentazione giunge proprio nei momenti in cui siamo più deboli nei momenti, in cui abbiamo delle necessità.

Non vogliamo solo allora esaminare le tentazioni, ma soprattutto individuare quali sono le tentazioni del maligno oggi nella vita delle persone, delle famiglie, della cultura, della società.
Individuare e guardare in faccia quelle che sono le tentazioni in cui continuamente incorro, lasciandomi andare
alla necessità mondana, al mio egoismo, alla mia pigrizia, alle mie soddisfazioni personali terrene

Inoltre è importante guardare all’umiltà e alla vittoria di Cristo, al suo amore per ciascuno di noi e per tutti.
Il tentatore cerca di distogliere Gesù dal progetto del Padre, ossia dalla via del sacrificio, dall’amore che offre se stesso in espiazione, per fargli prendere una strada facile di successo e di potenza.

Il duello tra Gesù e Satana avviene a colpi di citazioni della Sacra scrittura. Il diavolo infatti per distogliere Gesù dalla via della Croce gli fa presenti le false speranze messianiche:

il benessere economico indicato dalla possibilità di trasformare le pietre in pane

lo stile spettacolare e miracolistico con l’idea di buttarsi giù dal punto più alto del tempio di Gerusalemme e farsi salvare dagli angeli e infine

la scorciatoia del potere del demonio in cambio di un atto di adorazione a Satana.

Gesù respinge decisamente tutte queste tentazioni, ribadisce la ferma volontà di seguire la via stabilita dal Padre senza alcun compromesso col peccato e con la logica del mondo. Queste parole, Gesù le vive nelle sue
azioni e nella sua fedeltà al Padre fino all’ora della passione della Croce.

Lì Gesù riporterà la sua vittoria definitiva, la vittoria dell’amore per cui se nemmeno Gesù ha accettato di scendere a compromessi con il male per regnare incontrastato e prescindere da Dio, chi siamo noi gente di basso livello, che pur di ottenere un favore, che ci porta denaro, onore e potere, saremo disposti a vendere l’anima al demonio?

Ecco torniamo al nostro posto cioè dietro la croce di Gesù, impegniamoci al bene soprattutto verso coloro che sono più bisognosi o verso i quali facciamo più fatica a stare insieme e apprendiamo la logica del servizio.

Buona domenica e buona Quaresima a tutti