Preparare la via al Signore! di Marco Staffolani, IIa domenica di Avvento Anno C

Il Battista viene per un battesimo di conversione, perché i cuori lascino l’ingiustizia, le cattive passioni, gli attaccamenti materiali, per fare posto al nuovo che viene nell’Avvento.
Il Battista non reca con se la gioia piena, egli è solo una piccola luce che indica il sole di giustizia che viene a visitarci.
Il Signore viene e ha bisogno di essere accolto, di avere uno spazio all’interno della nostra vita. Il Battista è il messaggero che prepara il popolo di Israele, e dunque anche noi, perché alla venuta del Signore egli ci possa trovare pronti.

Questa preparazione viene paragonata ai lavori che si fanno per velocizzare, diremmo oggi con il nostro linguaggio tecnico, un percorso stradale. Il vangelo ci parla di strade con curve che devono essere raddrizzate, di strade impervie, con buche e sconnessioni che devono essere spianate, di burroni che devono essere colmati e di monti e colli che devono essere abbassati e tolti.
Possiamo paragonare tutto questo cantiere esteriore, tutto questo lavoro che si deve opera
sulle rocce e sulla terra di questo mondo, al turbinio di pensieri, parole e preghiere che vengono operati su noi stessi per far volgere sempre più il nostro cuore a Dio, in maniera sempre più radicale e profonda, in maniera più stabile e continuativa, secondo la metafora della roccia del linguaggio biblico.

Guardando dunque alle rocce di questa terra, quelle attraverso le quali siamo capaci oggi con i nostri mezzi di lavoro di aprire una via stradale, non dobbiamo mai dimenticare la fatica fatta per ottenere un percorso più celere. il gusto di passare con la macchina a gran velocità attraverso distese naturali dove è stata ricavata una via d’asfalto che permettesse all’uomo di congiungere e ridurre il tempo di viaggio tra luoghi differenti e distanti, ci deve far comprendere che è necessario fare lo stesso lavoro tra le cose del cielo e delle terra, perché possiamo contribuire ogni giorno, col nostro umile lavoro, alla promessa di Gesù, che va in cielo a prepararci un posto. E allora non ci sarà più né fatica né lavoro.