+ P.Vito Mastrantonio

Alle ore 21.00 del 2 maggio 2017, dopo un lungo periodo di malattia P. Vito Mastrantonio si è spento serenamente, mentre si trovava nel Ritiro di Paliano (FR).

P. Vito dell’Addolorata, al secolo Alberto Mastrantonio di Armando e Maria Mastrantonio era nato a San Vito Romano il 28 novembre 1937. Entrato giovanissimo tra i passionisti, dopo aver completati gli studi d’obbligo e il ginnasio, entrò nel Noviziato di Falvaterra (FR), ove professò il 29 settembre 1954, entrando di fatto a far parte della famiglia passionista, fondata da san Paolo della Croce, di cui è stato uno dei massimi devoti e figli spirituali, fedele e coerente fino alla morte. Completati gli studi di teologia venne ordinato sacerdote a Napoli il 25 febbraio 1962. Le sue spiccate doti in campo spirituale e pastorali lo hanno impegnato nel corso della sua vita sacerdotale ed apostolica nelle parrocchie e nella predicazione itinerante, soprattutto degli esercizi spirituali a religiosi, a sacerdoti e suore. Uomo di preghiera, fedele alla Regola di San Paolo della Croce, scrupolosissimo al massimo aveva a cuore la santa osservanza, soprattutto nei luoghi dove si formavano i futuri passionisti. La sua esistenza è stata vissuta tra tre Ritiri Passionisti: Pontecorvo, Falvaterra, dove è stato anche parroco della parrocchia cittadina e soprattutto Paliano, dove ha trascorso la maggior parte degli anni della sua vita di consacrato e dove è morto.

Da anni soffriva di problemi all’apparato digerente che lo portavano ad avere massima cura nella dieta e nel tipo di alimentazione, molto parsimoniosa con l’aggiunta di una vita austera e spartana. E’ stato uno dei protagonisti della vita della Regione, negli ultimi 40 anni, partecipando a tutti o quasi i capitoli provinciali ed assemblee, eletto sempre con ampio consenso, dovuto alla grande stima che ha sempre goduto presso i confratelli. Padre spirituale e consigliere di tanti giovani sacerdoti, privilegiava, come era suo stile, la vita interiore e la vita contemplativa. Ma il suo impegno apostolico lo vedeva immerso in tante attività missionarie e pastorali tipiche della Congregazione della Passione, come l’assistenza spirituale alle suore, le prediche di circostanza, le conferenze nei convegni, la direzione spirituale, la predicazione di esercizi spirituali e quanto riteneva utile per far conoscere e diffondere la parola della Croce. Molto preparato da un punto di vista teologico, biblico ed ecclesiale, nelle sue molteplici attività di evangelizzazione era la voce innovativa del progresso teologico ed ecclesiologico, soprattutto dopo il Concilio Vaticano II.