+P.Faustino D’Uva

Nel mattino del 15 dicembre 2017, presso l’ospedale S. Alfonso Maria dei Liguori di Sant’Agata dei Goti, P. Faustino D’Uva è tornato al Padre.

Padre Faustino era nato a Santa Croce del Sannio, in provincia di Benevento, nell’arcidiocesi di Benevento, il 2 dicembre 1924, da Antonio e da Anita Zeoli. Entrato giovanissimo tra i passionisti e completato l’anno di noviziato, il 16 ottobre 1941 professò i consigli evangelici; dopo gli studi liceali, filosofici e teologici, fu ordinato sacerdote il 2 maggio 1948 ad Anagni (FR). Subito impegnato in vari uffici e compiti della Provincia, tra cui docente alla Scuola Apostolica, professore di Storia e Geografia, nel biennio 1968-69 svolse il compito di consultore provinciale. La maggior parte della sua vita l’ha trascorsa a Calvi Risorta, dove per moltissimi anni ha curò l’allora diffusissima Rivista “L’Araldo del Crocifisso”.

Successivamente assunse altri compiti, quale Vicario della Comunità passionista di Mondragone, per poi chiedere ed ottenere il trasferimento nella comunità di Airola (BN), dove giunse nel 1986 e dove è rimasto fino alla morte. Ha sempre curato spiritualmente istituti femminili di vita consacrata, in particolare a Calvi Risorta, a Mondragone ed Airola. Confessore di sacerdoti e religiosi. Sacerdote di vasta cultura, aperto con il cuore e la mente alle novità che progressivamente si facevano strada nella chiesa e nel mondo, ha avuto sempre uno sguardo proiettato al futuro. Attaccatissimo alla Congregazione dei Passionisti è stato uno dei sacerdoti più amati e rispettati nella Provincia dell’Addolorata a cui apparteneva.

Persona gioviale, allegra, con la battuta intelligente facile, sapeva dialogare con tutti. Con lui non ci sia annoia, sapeva rendere gioviale e significativa ogni conversazione, per la sua vasta cultura. Vita spartana la sua, fondata sulle cose essenziali e con una mente sempre aperta al nuovo, di cui era fiero e orgoglioso, quando porta veri frutti spirituali per la famiglia passionista, per la Chiesa locale e universale. Un’anima bella e di straordinaria ricchezza spirituale. Un esempio di vita passionista per ieri e per oggi.

Padre Faustino negli ultimi anni non era più autosufficiente, per cui è stato curato amorevolmente dalla comunità passionista di Airola, che non gli ha fatto mancare nulla. Da qualche giorno era ricoverato in seguito alla frattura del femore e alla successiva operazione per mettere a posto la frattura e sebbene stesse mostrando segni di recupero, la veneranda ha avuto la meglio e si è spento serenamente.

P. Antonio Rungi cp