.. rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli 5 Febbraio 2023 (di Marco Pasquali)
Con buona pace di coloro che pensano ai cristiani come ad un gruppo di persone paurose e piene di sensi di colpa, Gesù ci ricorda che ci vuole splendenti di una luce che attraverso di noi diviene capace di illuminare anche gli altri. Però di fronte a tanti slogan che vanno di tanto moda oggi, spesso avviluppati a famosi cioccolatini, non si fa riferimento ad un’ipotetica “bellezza interiore”, ne tanto meno ad una presunta “bellezza dell’anima”, ma alla concretezza di un agire. Molto semplicemente perché questa luce non è altro che l’amore che è in noi e che per sua natura è destinato ad espandersi, visto che da un cuore buono non possono che scaturire opere buone. Ma non può esistere un amore “telescopico” che guarda e spia da lontano e da quel luogo remoto magari si strugge con delle fantasie dicendosi “se solo potessi …”. Proprio perché questa luce parte da noi, non può che rischiarare solo quello che è nella nostra prossimità e quindi riguarda il mio contesto, la mia famiglia, la mia città, tutti luoghi destinati a poter usufruire di questa luce. La cosa più interessante però è che i fenomeni visivi sono caratterizzati da una luce che in realtà vien sempre riflessa: i colori che vediamo non sono altro che energia che viene riflessa da un determinato oggetto. Un corpo scuro tratterrà tutta l’energia per sé – ed ecco perché i vestiti neri sono sempre più caldi di quelli chiari – mentre più un corpo non trattiene nulla per sé, attuando una sorta di “generosità energetica”, più sarà luminoso. La luce non è mai propria di nessuno, è sempre energia che attraversa, si riflette o si accumula, ma non la possiamo mai fermare o rivendicare. Tornando allora all’amore di cui questa luce vuole essere metafora, in realtà non ci appartiene, semmai possiamo essere “attraversati” da esso per poterlo così ritrasmettere; amiamo, ma non siamo l’amore. Gv ci ricorda che “Dio è amore” ed ecco perché essere investiti da esso non può che farci rendere gloria a lui, l’unica sua fonte. Trattenere l’amore, volerlo conservare in un angolo per consumarlo da soli non può che farci spegnere. Ecco perché tutte le volte che inseguiamo direttamente l’amore – o anche la felicità, che è frutto della sua presenza – finiamo per non trovarlo. Prima di lamentarci perché non abbiamo trovato la persona giusta, impegniamoci ad essere la persona giusta per qualcuno; prima di lamentarci perché nessuno ci vede e comprende, cominciamo ad aprirci agli altri servendoli, diventando così visibili Sarà l’amore – che non è solo un sentimento, ma un’energia con caratteristiche sue proprie – a farsi strada attraverso di noi per illuminare e scaldare il mondo.