Lo spirito vi guiderà a tutta la verità (Pentecoste anno B, di Giuseppe Adobati)
Celebriamo oggi la solennità della Pentecoste, culmine del cammino di Pasqua, in cui rinnoviamo la consapevolezza della presenza dello Spirito che ci sarà donato. Lo Spirito che ci è stato dato, e che ci verrà dato costantemente, è espressione dell’amore di Dio in Gesù Cristo.
Gesù dice: “ho molte cose da dire a voi ancora”. In realtà Gesù con la sua vita e la sua morte ci ha detto già tutto, ha già espresso questo amore assoluto di Dio per l’uomo. Questo amore però non è sempre totalmente accolto quando non è capito. Ma chi lo può capire se non solo coloro che sono guidati dallo Spirito? Se non coloro che entrano nel mistero profondo del sentirsi amati? Solo lo Spirito Santo ci fa cogliere questa profonda dimensione!
Le parole di Gesù sono parole di verità e di amore. Sono parole che hanno un valore profondo e lo Spirito Santo ci rende capaci di applicarle nella concretezza quotidiana della vita. Lo Spirito è quindi allo stesso tempo un dono già ricevuto ma costantemente da ricevere. Lo Spirito ricorda le parole di Gesù e ci aiuta ad interpretarle. Lo Spirito costantemente qui, oggi, mi permette di vivere l’amore di Gesù e di Dio Padre. Mi ricorda questo amore che è accaduto in passato ma che si realizza nel presente. Lo Spirito Santo mi permette di entrare in questa verità dell’amore di Dio per me rivelato in Gesù Cristo.
La verità cristiana è qualcosa che ha a che fare con il fatto passato, con Gesù che è vissuto e morto e risorto, ma è qualcosa che diventa contemporaneo! Diventa parte della mia vita grazie allo Spirito Santo. Tutto questo non è solo un azione esterna: noi stessi siamo il tempio dello Spirito Santo, chiamati a riconoscere che dentro di noi abita e lavora lo Spirito Santo !
Lo Spirito Santo è colui che ci permette di realizzare la nostra vocazione di figli di Dio, pensati e chiamati nella concretezza a vivere la responsabilità che è la nostra vita, come figli, come i genitori, come nonni, come sposati come religiosi, come sacerdoti.
Tutto questo è fedeltà all’amore che Dio ha per noi, fedeltà all’amore per i fratelli. Invochiamo lo Spirito, usando le parole che Paolo della Croce scrive ai suoi confratelli invitandoli a pregare per avere il dono dello Spirito Santo:
invochiamo carissimi tutti insieme lo Spirito Paraclito, Spirito Consolatore che venga a riempire tutta la casa interiore dell’anima nostra e tutta la nostra povera congregazione. Esclamiamo a questo padre dei poveri, a questo datore di grazie, a questo lume dei cuori, che ci conceda il vero spirito del nostro istituto, che è il vero spirito apostolico ricco di tutte le virtù. Preghiamolo che apra le vena delle acque vive delle sue grazie, acciò tutti beviamo in abbondanza finché tutti arsi d’amore, infuocati di carità, accendiamo questo fuoco divino nei cuori dei nostri poveri prossimi mediante la santa predicazione delle pene santissime del nostro Amore crocifisso.