Indossava lino finissimo… Commento (Classico) di Davide Costalunga al vangelo della XXVI domenica del T.O. 25 Settembre 2022
C’era un uomo ricco che indossava vestiti di porpora e di lino finissimo. Si nota anzitutto che quest’uomo è senza nome, è definito unicamente da ciò che possiede. Egli ammassa bene per sé, come se avere molte cose potesse impedire l’evento che lo attende al termine della sua esistenza, Non si accorge della presenza alla sua porta di un povero di nome Lazzaro, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi di quello che cadeva dalla sua tavola.
C’era solo una porta che divide il ricco dal povero. Eppure quella porta sembra dividere le due realtà, tra ricchezza e povertà . Per il ricco questo povero è inesistente, mentre notiamo che solo i cani lo avvicinano,
La scena che ci viene descritta serve per preparare la seconda sezione, dove le parti sono invertite, dove a essere questa volta fuori casa sarà il ricco epulone. Ma sentiamo cosa ci dice ancora la parola: un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli accanto ad Abramo Morì anche il ricco e fu sepolto stando negli inferi, Fra i tormenti alzò gli occhi e vide da lontano Abramo e Lazzaro accanto a lui. Allora gridando disse padre Abramo abbi pietà di me e manda Lazzaro ad intingere nell’acqua la punta del dito e a bagnarmi la lingua perché soffro terribilmente in questa fiamma” ma Abramo rispose “Figlio ricordati che nella vita Tu hai ricevuto i tuoi beni e Lazzaro i suoi mali, ma ora in questo mondo lui è consolato e tu invece sei in mezzo ai tormenti “.
Il ricco ha goduto dei suoi beni in vita Lazzaro invece ha patito. Ora abbiamo notato che le cose si sono invertite. Ciò che emerge non sono tanti beni in sé ma l’incapacità che il ricco ha avuto nel non accorgersi del bene che era il fratello nel momento del bisogno. Questo ricco non ha fatto entrare in casa sua il povero Lazzaro ma ha tracciato una sorta di confine invalicabile che è quanto ora subirà anche lui.
Gesù desidera farci capire che nella vita può sempre esserci un momento in cui è troppo tardi e di fatti il ricco epulone chiede ad Abramo di mandare Lazzaro dai suoi familiari. Allora vuol dire che il ricco aveva visto Lazzaro ma non gli ha prestato attenzione e questo lo si coglie anche nella richiesta che poi il ricco rivolge ad Abramo “ti prego manda Lazzaro dai miei fratelli” e qui Gesù ricorda che ci sono già i profeti, c’è la già la Parola di Dio (nella Legge e noi abbiamo anche la parola del Vangelo) che è chiara!
Se uno ha ricchezze nel mondo e vedendo il proprio fratello nel bisogno, chiude il cuore, come può l’amore di Dio rimanere in lui? Il Signore ci dà un tempo opportuno che è questo! Questo è il momento favorevole, il giorno della salvezza! Sì perché ieri non c’è più, domani è nelle mani della Provvidenza, ma oggi è il tuo e il mio momento favorevole. per aprire gli occhi, per cambiare, per convertirsi, per ascoltare, per vedere, per stare dalla parte dei poveri. Sì, perché stare dalla parte dei poveri è stare dalla parte di Dio.