Figli teneramente amati – di Serenella Del Cinque – commento al vangelo della XXIV domenica T.O. – 11 Settembre 2022

Figli teneramente amati

Conosciamo bene il brano evangelico di oggi, che viene chiamato il Vangelo nel Vangelo!  Con questa parabola Gesù chiama tutti a conversione. Quella più difficile, infatti, non è la conversione del peccatore, ma quella del giusto, di chi si crede giusto ed è chiamato a cambiare vita: dalla giustizia alla misericordia. Spesso infatti, forse inconsapevolmente, pensiamo che Dio ci salvi perché siamo bravi, come il figlio maggiore osserviamo le regole, facciamo quello che serve, non ci allontaniamo da casa.

Lo fa il figlio minore che pensa che tutto questo lo limiti e che sia meglio andarsene che fare una vita falsamente riverente, senza piacere, senza libertà, senza novità. Egli intende la libertà come fare quello che vuole. E così fa. Cerca la vita: ma pian piano si rende conto che quella non è vita. È una vita al di sotto di quella dei porci.

Lo fa anche l’altro figlio rimasto a casa, la sua invidia nei confronti del fratello dimostra che sogna di prendersi tutte le libertà, ma non ne ha il coraggio, è rancoroso non solo nei confronti del fratello ma soprattutto verso il padre.

Benedetto XIV, commentando questa parabola con i ragazzi dell’Istituto penale per minori di Casal del Marmo a Roma, in una cappella dedicata proprio al Padre misericordioso, invitava a fare attenzione, e a capire cosa è la libertà e cosa è solo l’apparenza della libertà.  «La libertà – diceva – è un trampolino di lancio per tuffarsi nel mare infinito della bontà divina, ma può diventare anche un piano inclinato sul quale scivolare verso l’abisso del peccato e del male e perdere così anche la libertà e la nostra dignità» (Benedetto XVI, Omelia, 18 marzo 2007).

Entrambi i figli hanno una falsa immagine del Padre: un padre che limita la libertà e dal quale è necessario “meritare l’amore”. Il Padre invece ama gratuitamente. L’amore non si può meritare: o è gratuito o non è amore!

Il Signore questa domenica ci invita ancora una volta a lasciarci amare, a riconoscere il suo amore, ci invita a gioire e a fare festa con lui nell’Eucaristia: amore totalmente donato per noi, mare infinito della sua bontà. Figli teneramente amati.