È come albero piantato lungo corsi d’acqua, … commento di Marco Staffolani al vangelo della VI domenica del T.O, Anno C

Possiamo aiutarci nella comprensione delle beatitudini elencate nel vangelo di oggi grazie alla metafora dell’albero che prolifera quando è vicino alla sorgente della sua floridità.

Ripercorrendo la prima lettura e il salmo della liturgia di questa domenica, troviamo che sono Beati coloro che hanno superato la propria avidità, hanno messo fine ai loro sentimenti di odio e non coltivano più illusioni.

Al contrario, sono lieti di ciò che hanno e tengono i loro cuori aperti, notte e giorno.
Qui scatta il paragone. Questi sono come alberi piantati vicino a uno corso d’acqua: danno frutto quando è stagione e le loro foglie non ingialliscono né cadono. Tutto ciò che fanno va a buon fine.

E’ questa la beatitudine di chi è povero di distrazioni, di divagazioni e guarda all’essenziale. La povertà qui è indicata come caratteristica di leggerezza di chi cammina per la giusta strada, quella indicata dalla parola di Dio. Mette i suoi progetti nelle mani dell’Altissimo, o ancor meglio, si affida Lui, fa suoi i progetti che Dio gli chiede.

Questa saggezza lo porta ad usare i sentimenti per essere vicino a chi ha bisogno, senza perdersi per vie lunghe e tortuose che lo porterebbero lontano dalla realtà. E’ capace di compassione con quanti sono nella sofferenza, e allo stesso tempo gioisce delle grazie che vede compiersi nella storia.

E anche nelle avversità non perde la luce che ha trovato, non si lascia sviare nemmeno di fronte alle difficoltà, compreso il fatto di non essere capito quando realizza il bene che Dio gli comanda.
E’ sicuro di quella grande ricompensa che riceverà in cielo, perché nel suo interiore si fida di colui che gli promette tutto questo, e che sa essere fedele perché ha già mandato per noi la sua consolazione, il Figlio Gesù e lo Spirito Paraclito.

Guai a coloro che invece si attarderanno per vie non buone, che vedranno senza sentimento la situazione della loro realtà, che passeranno oltre ignorando quanto è doveroso fare e che Dio mostra ai loro occhi.

Dunque cari amici non lasciamoci sviare da dottrine varie e peregrine, piuttosto rinsaldiamoci a vicenda nella fede, e testimoniano l’un l’altro che piegarsi al volere di Dio, mettersi a sua disposizione, ripaga cento volte tanto in questa terra, e poi con la vita eterna.