Che cosa dobbiamo fare? di Serenella Del Cinque 12 Dicembre 2021 – IIIa domenica di Avvento (Anno C)
Il vangelo di domenica scorsa ci presentava la vocazione di Giovanni il Battista e la sua missione (cf. Lc 3,1-6).
L’annuncio profetico del regno suscita una domanda riguardo alla conversione.
Tre gruppi di persone incontrano Giovanni, la folla, i pubblicani (gli esattori delle imposte) e i soldati (Lc 3,10-14), e tutti gli pongono la stessa domanda: «Che cosa dobbiamo fare?».
Questa domanda tornerà continuamente nel Vangelo di Luca. In qualunque situazione, infatti, ci chiediamo cosa dobbiamo fare?.
Giovanni offre tre risposte diverse: alle folle (e quindi a tutto il popolo), suggerisce l’atteggiamento della condivisione – se hai due tuniche danne una, se hai da mangiare offrilo – , ai pubblicani domanda la giustizia – prendete quel che è giusto, non riducete nessuno a merce – e ai soldati l’onestà e la mitezza – accontentatevi della vostra paga e non fate violenza, non maltrattate, di tutti abbiate rispetto.
Giovanni chiede azioni umanissime. Ecco ciò che bisogna fare in vista della venuta del Signore: condividere l’essenziale, cioè cibo, vestito, casa, vivere nella giustizia, rinunciare alla violenza e al sopruso.
Giovanni chiede un cambiamento concreto della vita quotidiana, un cambiamento che incide profondamente nelle relazioni con gli altri. Chiede che la vita diventi un dono, che faccia vivere i fratelli e le sorelle. In un mondo in cui la brutalità dei potenti era dilagante, Giovanni invita alla mitezza
E noi che cosa dobbiamo fare? Giovanni ci dà indicazioni preziose: condivisione, giustizia, impegno, umanità, mitezza, nell’umile fatica quotidiana. Chiamati a costruire comunione, nella giustizia e nella pace.
Concludo con le parole di Papa Francesco: «Questa domanda – che cosa dobbiamo fare? – la sentiamo anche nostra. La liturgia di oggi ci ripete, con le parole di Giovanni, che occorre convertirsi, bisogna cambiare direzione di marcia e intraprendere la strada della giustizia, della solidarietà, della sobrietà: sono i valori imprescindibili di una esistenza pienamente umana e autenticamente cristiana. Convertitevi! È la sintesi del messaggio del Battista. (Angelus, 13 dicembre 2015).
È questa la buona notizia.