Che cos’ questo per tanta gente? (XVI domenica del T.O. commento di Cecilia Caiazza)

Le letture di questa diciassettesima domenica del tempo ordinario sono attraversate da un filo rosso legato al tema del pane e del mistero che porta in sé e che ci permette di penetrare sempre di più nel suo significato…

 La prima lettura, tratta dal secondo libro dei Re, ci presenta la figura del profeta Eliseo che, sullo sfondo di una “grave carestia” riceve in dono pane di primizie per l’offerta a Dio gesto, questo, legato a un antico rito diventato poi una legge riportata in Lv 23, secondo la quale tutte le primizie erano offerte a Dio come segno di affermazione che tutto appartiene a Lui e tutto viene da LUI.

Eliseo dice di dare da mangiare alla gente quel pane …nonostante le perplessità espresse dall’incredulo servitore che gli fa notare l’inadeguatezza del gesto: cosa sono venti pani d’orzo per cento persone?…

Ma, senza esitazione e con la certezza granitica sostenuta dalla luce della fede Eliseo non ha dubbi che basterà e ne avanzerà…perché così dice il Signore!

Nella stessa linea il Salmo ci invita ad alzare gli occhi in attesa del cibo a tempo opportuno…perché il Signore sazia il desiderio di ogni vivente.  Da qui accogliamo l’invito che san Paolo fa ai cristiani di Efeso: prendere consapevolezza del dono ricevuto con il Battesimo… Un solo corpo e un solo spirito, come una sola è la speranza… una sola fede, un solo battesimo… Un solo Dio e Padre di tutti… presente in tutti (cfr. vv 5-6).  Da questo non può che derivare l’impegno a costruire, conservare e custodire la comunione, la pace, l’unità.

In questa ottica si inserisce la pagina del Vangelo di Giovanni, inizia oggi la lettura del cap. 6. Era vicina la Pasqua, memoria viva dell’esperienza di Dio che libera il popolo, lo nutre, lo ama. Seguiamo Gesù sul monte, dopo essere passato all’altra riva del lago di Tiberiade, e lo scorgiamo seguito da una grande folla …e tra queste persone, forse, potremmo esserci anche noi in attesa di una parola di consolazione, di un nutrimento, di una guida che indichi la via da seguire…

Gesù sa cosa sta per compiere, perché i suoi pensieri sono in comunione con i pensieri di Dio, del “Padre” (…Io e il Padre siamo una cosa sola dirà in un’altra pagina evangelica). Gesù alza gli occhi per vedere la folla con lo stesso sguardo di Dio Padre…e mentre Filippo e Andrea “si perdono” nei calcoli, nei numeri, nei conti che non tornano rispetto a quel che hanno e quel che serve, cinque pani d’orzo e due pesci cosa possono essere per tanta gente?  L’evangelista Giovanni scandisce, attraverso tre verbi, le azioni di Gesù:  preserese grazie.. distribuì (v.11); metafora, per noi, di come sia fondamentale “condividere” quel che abbiamo ricevuto in dono:   (dunque) accogliere, rendere grazie, donare.

Grazie Gesù! Donaci il Tuo Pane spezzato e offerto per noi;

Insegnaci a essere artigiani di comunione e costruttori di unità.