Amare/ascoltare/osservare… (Commento al Vangelo di Pentecoste Anno C – di Marco Staffolani – 5 Giugno 2022)

2 frasi chiave per il vangelo odierno:
amare/ascoltare/osservare/
rimanere/dimorare/ricordare

Amare esige non solo le parole ma anche i fatti, gli accadimenti, gli eventi. L’amore del vangelo non è platonico, semplicemente verbale, ma è un parola che diventa concreta, visibile, un verbo che è movimento, realizzazione.

Osservare quindi non è semplicemente esternare quanto appreso interiormente, ma dare forma, secondo la nostra specifica personalità, a quella Parola universale del Maestro, che in fondo è la Parola stessa del Padre.

Questo dinamismo che appare fuori di noi, è possibile soltanto se agisce in noi lo Spirito Santo, che dopo Gesù, è il secondo Paraclito. Lui ci ricorderà tutto ciò che Gesù ci ha detto e renderà cosi piena ogni cosa.

Dunque prima di ogni altra cosa è necessario che far rimanere/ far dimorare lo Spirito in noi. Qui ci possiamo ricordare la parola del vangelo che dice Il mio giogo è dolce e il mio peso leggero.

Quando facciamo le cose in Dio, con Dio dentro di noi, la croce non ci è tolta, ma nella comunione con lo SPirito Santo, siamo capaci di portare anche quanto penseremmo umanamente impossibile. E’ cosi che Dio cambia il mondo. Non con la forza ma con la dolcezza, non con azioni tremende e poderose, ma con nascondimento e dedizione.

Lasciamoci allora trasformare da questa azione interiore, per essere trovati, un giorno, santi e immacolati al cospetto di Dio Padre.