Questi è il figlio mio l’amato: … Ascoltatelo! di Serenella del Cinque, commento alla II domenica di Quaresima (Trasfigurazione)

Domenica scorsa, nella prima domenica di Quaresima abbiamo contemplato Gesù
messo alla prova nel deserto, oggi lo contempliamo trasfigurato. Gesù prende con sé
Pietro, Giacomo e Giovanni, i tre apostoli che vedranno anche la sua agonia nell’orto degli
olivi (Mt 26, 36 e segg). Sono due scene simili, nella trasfigurazione l’umanità di Gesù
mostra la sua divinità, nell’orto Dio mostra, ci fa vedere, la sua umanità, la sua passione
per ogni uomo e ogni donna. Qui il Padre chiama Gesù Figlio, nel Getsemani il Figlio
chiamerà il Padre Abbà, Padre mio (Mt 26,42).
Questa scena è da vedere, da contemplare, ma anche da ascoltare. Nel momento
culminante della trasfigurazione sentiamo la voce del Padre che ci ripete : Questo è il mio
Figlio. Il Padre parla solo due volte, non spreca parole, solo il Figlio è la Parola del Padre,
il suo Verbo incarnato e vivente (San Bernardo di Chiaravalle, Homilia super “Missus est”, 4, 11). Per
la seconda e ultima volta il Padre ripete le stesse parole che aveva detto nel battesimo:
Questo è il mio Figlio! (Mt 3, 17). Così si conclude la rivelazione su Gesù e comincia il
cammino verso Gerusalemme.
Nel battesimo Gesù ha fatto la scelta di mettersi in fila coi peccatori e il Padre dice:
Tu sei il Figlio mio, l’amato, in te mi sono compiaciuto. Ora, dopo essere stato riconosciuto
come il Cristo e aver spiegato a Pietro che accoglie il cammino del Servo, il Padre di
nuovo lo conferma: Tu sei mio Figlio, hai capito chi sono, chi è il Padre. E dice a noi:
Ascoltatelo. Si riferisce a quello che Gesù a detto, e soprattutto alla Parola che dirà – con
la vita – d’ora in avanti, la Parola della croce
Cosa dice a noi il Padre? Ascoltate Gesù, lui è la mia parola e l’unica cosa che
dovete fare è ascoltare lui. Se ascoltate lui diventate anche voi come lui, figli amati.
La trasfigurazione è allora ascoltare Gesù. Inizia quando comincio ad ascoltare lui
invece di me. Quando la vita veramente è centrata sull’ascolto, credo alla sua parola;
quando è giocata su di lui, l’ascolto mi trasforma: da egoismo in amore, da tristezza in
gioia, da inquietudine in pace, da durezza in mitezza, da infedeltà la mia vita diventa
fedele.

Nel suo messaggio per la Quaresima papa Francesco ha proposto di riflettere proprio sul brano della Trasfigurazione, affiancando il cammino ascetico quaresimale all’itinerario sinodale che stiamo compiendo. Il santo Padre ci propone di ascoltare Gesù, e ci ricorda che l’ascolto di Cristo passa anche attraverso l’ascolto dei fratelli e delle sorelle nella Chiesa (cf. Francesco, Ascesi quaresimale, itinerario sinodale, Messaggio per la Quaresima 25 gennaio 2023).
Per questo non possiamo rimanere nella pura contemplazione sul monte, cercando troppo l’esperienza del distacco dal mondo. I fratelli e le sorelle si trovano a valle! E quindi dobbiamo scendere e tornare con gioia per testimoniare allo stesso tempo la gloria che abbiamo visto, ma anche facendoci partecipi del cammino quotidiano e ordinario di tutti, in cui non possiamo rifiutare la nostra croce, che il Signore ci fa portare in compagnia sua e degli altri.