Come l’agricoltore… attendere i frutti della terra! Commento di Marco Staffolani al Vangelo della IIIa domenica di Avvento – 11 Dicembre 2022

«Tra i nati di donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista»
Gesù rende verità al Battista che è quell’Elia che doveva venire. Il battesimo di penitenza è l’operazione messa in atto da questo precursore, messaggero che prepara la via al Signore, che prepara il popolo all’incontro con il nuovo che avanza.
«Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?»
Questa è la domanda, come a dire, dopo la penitenza e la disposizione all’ascolto, sei tu colui che dobbiamo ascoltare, che dobbiamo accogliere, che stiamo aspettando?
E Gesù racconta i segni e i miracoli che anticipano la gioia del Regno dei cieli già in questa terra: ciechi zoppi lebbrosi sordi vengono guariti e perfino i morti, vengono risuscitati. Non è possibile altrimenti: il nuovo che avanza è la presenza di Gesù su questa terra, e intorno a lui fiorisce anche il deserto!

«[…] non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista, ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui».

E allora la condizione del Battista, o meglio la sua grandezza nel Cielo, come tutti i piccoli a cui è destinato il Regno, è senza possibilità di essere misurata/paragonata alla condizione terrena. Lì tutti riceveranno glorie incomparabili anche alla più grande gloria che su questa terra riceve il Battista, definito da Gesù il più grande tra i nati di donna.

E allora il Battista, in carcere per la verità, sta donando la vita al Figlio di Dio. E nel momento in cui muore a causa di Erode, a causa dell’ingiustizia degli uomini, egli muore per risorgere in Dio, per la Verità che è Cristo.

è infine nella seconda lettura riceviamo l’invito ad essere costanti, cioè a far crescere ogni giorno la nostra pazienza perché si trasformi nella nostra santità, la stessa che ha manifestato il Battista. Il paragone è quello dell’agricoltore, che attende tutte le piogge finché non spunti ciò che la terra promette.

E allora in attesa della IV domenica di avvento in cui potremo esclamare al cielo di piovere il Giusto, così che la terra “germogli Gesù”, con pazienza anche noi ci mettiamo insieme al Battista alla sequela del Nazareno per incontrarlo nel santo Natale.