CENTO ANNI DI PRESENZA PREZIOSA A MASCALUCIA 1920 – 25 luglio – 2020

La Storia della nostra presenza Passionista nella città di Mascalucia ha inizio grazie all’opera di Sua Em.za il Card. Francica Nava Arcivescovo dell’arcidiocesi catanese e titolare della basilica dei Santi Giovanni e Paolo a Roma affidata alla nostra Congregazione Passionista dal 1770. Fu in occasione della canonizzazione di san Gabriele dell’Addolorata che Sua Em.za chiese con insistenza una presenza Passionista nella sua diocesi e che si rese concreta il 25 luglio 1920 con l’arrivo di cinque religiosi, tra questi il venerabile padre Generoso Fontanarosa.

Cento anni di presenza!… Cento anni di storia “Sacra” nella città di Mascalucia e dell’Arcidiocesi catanese!

Un evento che stiamo celebrando solennemente, per esprimere la nostra gratitudine e riconoscenza al Signore, datore di ogni dono, per essersi servito anche di noi Passionisti per trasmettere il messaggio evangelico ai fratelli e alle sorelle della città di Mascalucia e non solo. Quali figli di San Paolo della Croce, nello spirito del nostro Fondatore, ci siamo prodigati nell’evangelizzazione con semplicità e umiltà attraverso varie missioni popolari, predicazioni, attività parrocchiali e diocesane durante 100 anni di prezioso servizio.

CELEBRARE, RICORDARE, FESTEGGIARE, una scadenza giubilare non è fine a se stessa, non è soltanto un evento commemorativo, esso piuttosto ci rimanda ad una consapevolezza nuova, ad un approfondimento necessario, ad una maggiore crescita del nostro cammino umano, di fede e di consacrazione. Come afferma papa Francesco, “il credente è fondamentalmente uno che fa memoria”, e fare memoria di cento anni di storia non è soltanto qualcosa di straordinario, ma un grato respirare il profumo dell’esistenza di un Carisma, che nuovamente viene riconsegnato a noi e alla comunità cristiana, per alimentare la fedeltà al quotidiano, cui siamo chiamati: fedeltà agli impegni e alle fatiche del cammino, alle relazioni con gli altri e alle piccole cose. Fedeltà orante, nutrita dalla Parola di Dio e dall’Eucarestia, per essere ogni giorno espressione dell’Amore di Dio.

RICORDARE per celebrare e festeggiare i grandi eventi susseguitisi nel corso di questa storia, non è qualcosa di facile. Alcuni di questi eventi sono carichi di significato e vale la pena ricordarli:

  • 1920: arrivo dei primi cinque religiosi, accolti con grande gioia presso la chiesa Madre di Mascalucia tra folle osannanti e giochi pirotecnici, successiva processione dalla chiesa alla villa vicino a san Rocco. Così infatti scriveva nelle prime righe della cronaca di quel tempo: “In nomine Domini: Amen. In festo Sancti Iocabi Apostoli Initium huius Recessus Sanctae Agathe” (Nel nome del Signore: Amen. Festa di san Giacomo apostolo inizio di questo Ritiro di sant’Agata);
  • 1931: mentre il padre Generale chiedeva di chiudere il ritiro di sant’Agata qui a Mascalucia, la venerabile Lucia Mangano rassicura il venerabile padre Generoso Fontanarosa che i Passionisti non se ne andranno, ma anzi il Signore ha in riserbo cose grandi per loro;
  • 1937: pur nelle difficoltà avviene la compera di questi 9 ettari di terreno con una piccola fattoria. “L’umile fattoria che serviva per abitazione …. È composta di cinque camere. Vi mancano tutte le comodità e vi saranno da compiere non pochi sacrifici; ma i cinque Passionisti, educati alla scuola del loro Santo Fondatore, la trovano eccellente, magnifica, anzi, la considerano come l’anticamera del Paradiso!”;
  • 1938: dopo aver improvvisato e sistemato una piccola cappella nella fattoria, il 20 novembre del ‘38 dopo una breve sosta a San Giovanni la Punta la venerabile Mangano “volle portare in vettura il quadro sulle sue ginocchia, per tutto il tratto di strada”, poi lo consegnò a padre Generoso che dopo averlo benedetto lo pose subito sull’altare dell’umile cappellina, “Così la Regina del cielo e della terra portata dalla sua figliuola di predilezione, si degnava fare il suo ingresso nella rustica fattoria per porre in essa il suo trono di misericordia e riversare su tutti i tesori della sua materna bontà”.  
  • 28 ottobre 1945: l’Arcivescovo di Catania Mons. Carmelo Patanè pose la prima pietra del nuovo edificio.
  • 8 maggio 1949: in meno di 4 anni, fu inaugurata una parte del Ritiro, l’attuale convento.
  • 24 ottobre 1954: posa della prima pietra di questo grande santuario, e dieci anni dopo, il 9 settembre 1964 le strutture portanti erano state già innalzate e Mons. Guido Luigi Bentivoglio Arcivescovo di Catania ne consacrò l’altare.
  • 9 settembre 1979: Mons. Domenico Picchinenna Arcivescovo di Catania con una solenne celebrazione Eucaristica dedicava e inaugurava questo santuario alla Vergine Addolorata.
  • 1 aprile 1988: per bontà di Mons. Domenico Picchinenna Arcivescovo di Catania questo santuario dell’Addolorata venne elevato alla dignità di santuario mariano, riconoscendone lo statuto e la fisionomia giuridica.

Ma la gioia di questo santuario è stata ed è ancora nell’accogliere l’annuncio che con decreto del 7 luglio 1994 il papa San Giovanni Paolo II dichiarava venerabile Lucia Mangano e il 27 marzo 2013 papa Francesco dichiarava venerabile padre Generoso Fontanarosa.

È importante e comprensibile allora, questo nostro ringraziamento che, con tutta la Chiesa locale, insieme a Lei Ecc.za, desideriamo esprimere, ricordando anche tutti i religiosi, che fin dall’inizio sono stati il cuore e l’anima di questa comunità, garantendo con la loro presenza la trasmissione dei valori morali e cristiani ad intere generazioni.

Tanti sono i nomi, i volti, i ricordi lasciati dai nostri confratelli in questa comunità mascalucese e diocesana, che sono un segno indelebile. Molti di questi religiosi non sono più tra noi, ma sicuramente il bene che hanno seminato, è rimasto nel cuore di tutti. Nella Celebrazione che stiamo compiendo, vogliamo ricordarli con riconoscenza.

Desideriamo esprimere sincera riconoscenza a Dio, perché questo nostro giubileo si unisce a quello di tutta la nostra Congregazione per i 300 anni di fondazione.

Carissimi, il nostro GRAZIE si traduce in GIOIA, ma significa anche RESPONSABILITÀ!!

La Celebrazione di questo centenario deve rinnovare in tutti noi, l’amore a Gesù, la fedeltà alla nostra vocazione Passionista, l’ardore apostolico e la testimonianza profetica di promuovere la Passione di Gesù Cristo, come la più grande e stupenda opera del divino amore, che esprime la nostra“IDENTITÀ”; la celebrazione del Centenario diventi così un “evento di riconoscenza e di riqualificazione della nostra presenza in questa Arcidiocesi di Catania, rinnovando la bellezza, la bontà e l’autenticità della vita religiosa, della fraternità e della missionarietà.

A quanti “celebrerete” con noi questo evento di grazia, vi dico sin da adesso sentitamente: GRAZIE della vostra presenza. Grazie per essere parte di questa storia centenaria! Un pensiero di gratitudine alle Orsoline, all’istituto Secolare Missionario della Passione, alla Famiglia Laicale Passionista e ai vari gruppi presenti in questo santuario …  Grazie per la collaborazione che offrite per cercare di realizzare insieme a noi la volontà di Dio: “annunziare assiduamente la parola della Croce”!

Ma a tutti voi, dico anche: AIUTATECI! Aiutateci prima di tutto ad essere fedeli alla nostra identità Passionista, alla nostra vocazione di uomini consacrati! Aiutateci a portare il Vangelo della Croce dovunque sia necessario, con la vostra collaborazione, con la vostra amicizia, vicinanza e affetto. Aiutateci, anche, a chiedere al Signore nuove vocazioni da questa terra catanese!

Con questi sentimenti, ribadiamo ancora una volta il desiderio di vivere con sincerità e semplicità questo Anno giubilare, che per bontà di Dio il nostro Santo Padre Francesco ci ha concesso. Se abbiamo una gloriosa storia di 100 anni da ricordare, abbiamo anche un futuro profetico da costruire, nel quale lo Spirito Santo ci proietta per fare con noi ancora cose grandi.

Grazie Signore Gesù! Grazie o dolce Madre Addolorata! Grazie fratelli e sorelle tutti, fortunati cittadini del Calvario!

Interessanti sono state le parole che Sua Ecc.za Mons. Salvatore Gristina Arcivescovo Metropolita ha ricolto a tutti i presenti nell’omelia: “Questa presenza è frutto dell’interessamento dell’insistenza del vescovo, dei vescovi di Catania e quindi, questo particolare legame che lega il santuario ai vescovi, e sono stato particolarmente lieto di aver potuto celebrare qui tante volte, di aver preso parte tante volte  … ai vari momenti, di aver anch’io usufruito del sevizio che la comunità religiosa rende alle tante persone che qui vengono. Quanti sacerdoti, quanti laici, tante persone consacrate, siamo venuti qui proprio per esperienza di incontro con il Signore, per apprendere la Parola della Croce, la Sapienza della Croce, per scoprire sempre più quel tesoro, quella perla preziosa di cui abbiamo appena ascoltato nel vangelo di oggi”. Ed ancora: “la grazia che chiediamo come frutto di questa partecipazione all’Eucaristia, come frutto di questo giubileo che con questa celebrazione abbiamo la gioia di inaugurare. Sia un anno particolarmente benedetto dal Signore, ricco di grazia per tutti coloro che qui verranno e scopriranno Cristo come perla preziosa. La Vergine Santissima ci accoglie, la Vergine santissima che fece esperienza di questo valore inestimabile del Figlio Suo, la Vergine Santissima che accolse e rimase sempre fedele, interceda per noi affinché la imitiamo nella ricerca l’incontro con il figlio Gesù. Così sia per tutti noi. Amen”.

(Filippo Pisciotta)