19 esima Giornata per la Vita Consacrata

Cari Fratelli, celebrando l’anno della Vita Consacrata, voglio approfittare di questa occasione per ringraziarvi sinceramente per il vostro impegno come persone consacrate e per la vostra testimonianza della Buona Notizia del Regno di Dio. Ero presente all’incontro dei Superiori Generali con Papa Francesco a Roma, nel Novembre 2013. Fu alla fine di quell’incontro che Papa Francesco annunciò l’anno dedicato alla Vita Consacrata.

Durante l’incontro, il Papa rispose alle domande rivolte a lui a proposito della Vita Consacrata, usando un linguaggio franco e aperto, un linguaggio che veniva dal cuore. Per me si trattò di una condivisione sincera da parte di un uomo che ha dedicato tutta la sua vita, come consacrato, a seguire Cristo, ma che in questa ricerca ha condiviso anche le sfide e le fatiche umane con una fiducia e confidenza assoluta nel Dio che lo chiamava.

Come Papa Francesco, anche noi, come Passionisti, abbiamo dedicato la nostra vita alla sequela di Gesù Crocefisso dentro la Vita Consacrata, ma conosciamo pure noi le lotte che dobbiamo affrontare a causa dei cambiamenti, delle sfide, delle attese e degli influssi che troviamo o che provengono dal mondo in cui viviamo. È una cosa inevitabile e abbiamo bisogno di aver fiducia in Dio che ci chiama e ci promette di camminare con noi lungo il cammino.

Di tanto in tanto è cosa buona, e perfino necessaria, fare una verifica della realtà. L’Anno della Vita Consacrata ci invita a concentrarci e a fare l’inventario della vita a cui Dio ci ha chiamato e per cui noi abbiamo pronunciato il nostro “fiat”.

Personalmente, non mi sembra che quest’anno sia uno di quelli in cui ci sia stato chiesto di leggere o scrivere di più sul tema della Vita Consacrata. Piuttosto, vedo quest’anno come una celebrazione di questa vita gioiosa e una opportunità di rinnovamento: una occasione per concentrarsi in modo specifico sulla nostra vocazione a seguire Gesù nella forma specifica di vita che comunemente chiamiamo “Vita Religiosa”. La Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica (CIVCSVA) ci invita “a riflettere sul tempo di grazia che ci è stato dato da vivere…”.

Questa “opportunità di rinnovamento” e questo “tempo di grazia” richiede la nostra risposta sia a livello personale ch e comunitario. La vita consacrata la viviamo giorno per giorno. È la nostra vita! Ognuno di noi ha molto materiale su cui riflettere e da condividere con altri proprio partendo dall’esperienza di vivere questo stile di vita ogni giorno. Vi incoraggio a dedicare personalmente del tempo, durante quest’anno, a fare “memoria”: non solo ricordando o richiamando alla mente, ma rendendo nuovamente presente la prima esperienza della vostra chiamata e a riaccendere quel primo fervore e fuoco del vostro desiderio di dedicare profeticamente la vostra vita a Cristo.

Inoltre vi incoraggio a dedicare tempo alla condivisione reciproca della vostra esperienza e riflessione con gli altri membri della comunità. C’è un’enorme quantità di contenuti a disposizione per la nostra riflessione, a partire dai pensieri di Papa Francesco che sono stati pubblicati dalla CIVCSVA in preparazione all’Anno della Vita Consacrata, inclusa la Lettera Apostolica del Santo Padre.

In aggiunta, la Segreteria Generale pubblicherà regolarmente delle riflessioni sul nostro sito web (passiochristi.org) durante il corso di quest’Anno, che vi invito e incoraggio ad usare come “cibo per la riflessione” personale e comunitaria. Papa Francesco desidera che i religiosi siano testimoni autentici e gioiosi del Vangelo e proseguano per una strada di santità, che significa essere veramente umani, formare cuori ricchi di amore e di compassione, esser consapevoli delle proprie forze e debolezze, ed essere di tutto cuore impegnati nel seguire Gesù così come esso ci viene presentato dai Vangeli.

Possa quest’anno approfondire la nostra amicizia con Cristo attraverso la nostra relazione con lui sia nella preghiera che nella missione, così da poter riflettere la sua luce in questo nostro mondo. L’auspicio è che possiamo crescere nella libertà di amare, vivendo e testimoniando genuinamente i consigli evangelici di povertà, castità e obbedienza – nonché il nostro autentico carisma votato a mantenere perennemente viva la “Memoria Passionis”.

Fraternamente.
P. Joachim Rego, C.P.
Superiore Generale