+ P. Luigi Donati

Nel tardo pomeriggio del 13 dicembre 2024, memoria liturgica di Santa Lucia, vergine è martire, presso la struttura ospedaliera Umberto I di Roma dove era ricoverato dal 3 novembre 2024, è volato in cielo

padre Luigi Donati

di Maria, Madre della Santa Speranza

Il 2 novembre scorso, padre Luigi ha avuto un grave incidente stradale, tra Pastena e le Grotte di Pastena, dove il sacerdote passionista era parroco da oltre 10 anni, prima servendo la parrocchia dal Ritiro di Falvaterra (FR) e dal 2018 dal Convento di Itri, ove era stato trasferito in seguito alla chiusura del Ritiro di Falvaterra. Da giovedì alla domenica, padre Luigi stava stabilmente a Pastena a servizio della comunità pastenese, alla quale era profondamente legato e da essa era ricambiato. Tante le iniziative promosse in questi anni per dare degno risalto alle feste della Santa Croce, di Sant’Elena e san Sinforo e sant’Antonio. Si è speso molto per questa comunità parrocchiale. La vita di padre Luigi Donati è stata improntata essenzialmente al servizio parrocchiale.

Nato a Formia il 16 gennaio 1960, nel Rione Castellone, da Antonio e Vincenza Lombardi aveva un solo fratello, Giovanni, coniugato, recentemente scomparso. Ha frequentato da piccolo la comunità di Sant’Erasmo, di cui era grande devoto, ove è sorta la sua vocazione alla vita sacerdotale. Da giovane, fece una breve esperienza di formazione nel seminario minore di Gaeta e altrettanta limitata esperienza presso i Gesuiti, da cui ebbe una solida formazione culturale, spirituale e liturgica. Concluse tali esperienze sentì la chiamata di entrare tra i passionisti. I primi passi della sua consacrazione tra i figli spirituali di San Paolo della Croce li fece presso il convento di Itri, da postulante, proseguì questo cammino a Paliano (FR). 

Nel 1989 entrò nel Noviziato di Moricone (Roma), a conclusione del quale emise la professione dei consigli evangelici il 15 settembre del 1990. Intenzionato a continuare gli studi in vista del sacerdozio, li compì presso il Seminario Regionale Leoniano di Anagni (FR). Conclusi gli studi filosofici e teologici fu ordinato sacerdote il 12 febbraio 1994 a Paliano. Approfondì gli studi liturgici a Roma. 

Lo scorso gennaio aveva festeggiato il suo trentesimo anniversario di vita sacerdotale. Da sacerdote fu subito inserito nell’ambito dei servizi alla comunità provinciale dell’allora provincia religiosa dell’Addolorata, comprendente il Lazio Sud e Campania. Primo importante compito fu quello di segretario provinciale nel quadriennio 1994-98. Di seguito fu nominato superiore e parroco della Badia di Ceccano (FR). Trasferito a Itri, fu dapprima collaboratore del parroco del tempo, padre Angelo Di Battista fino al 2003 e successivamente vice-superiore della comunità di Itri, con padre Giovanni Giorgi. 

Dal 2007 al 2011 è stato superiore e parroco del Convento e Chiesa di San Giuseppe Artigiano in Mondragone. Trasferito a Itri come superiore della piccola comunità ed anche con l’ufficio di parroco, svolse tale servizio fino al settembre 2012, quando incominciò ad avvertire qualche problema cardiaco. Chiusa temporaneamente la comunità di Itri, fu trasferito a Falvaterra, con l’ufficio di parroco e successivamente di Superiore e parroco. Inizia in questo periodo il suo servizio a Pastena, dove è rimasto come parroco per oltre 10 anni. Negli ultimi anni faceva il pendolare tra Itri e Pastena, non senza disagio ed evidenti problemi di salute che si aggravavano di anno in anno. Il suo desiderio di continuare a lavorare da parroco anche se così distante dalla sua comunità attuale di residenza, quella di Itri, certamente era per lui un motivo di grande gioia e soddisfazione. Esperto ed appassionato di liturgia ha curato molto questo aspetto del suo ministero. Leggeva tantissimo e si aggiornava su tematiche bibliche, teologiche e liturgiche. Sempre presente nella vita diocesana, ovunque è stato, ha dimostrato una evidente sensibilità ecclesiale e sinodale. Non ha mancato di svolgere diverse predicazioni in varie parti del centro e sud d’Italia come missionario passionista, soprattutto nel campo della catechesi ai piccoli e ai giovani. Tipo sensibile, emotivo, aveva un cuore buono ed amava sinceramente la Chiesa e la Congregazione della Passione. Grande devoto di San Paolo della Croce, di Santa Gemma, di Santa Maria Goretti, del Beato Grimoaldo Santamaria, al quale ha dedicato un gruppo di preghiera e un’associazione laicale a Ceccano. Ha coltivato la spiritualità passionista in modo costante con la cura dell’ufficio liturgico particolare. A Mondragone avviò anche la pratica della Coroncina della Divina Misericordia nella parrocchia San Giuseppe Artigiano ed ha guidato numerosi pellegrinaggi di fedeli in Italia e all’Estero. Devoto della Madonna della Civita, ogni anno teneva il suo pellegrinaggio con i pastenesi a questo luogo mariano, che i passionisti hanno curato per 40 anni. 

Nel venerdì, giorno in cui i passionisti fanno memoria della Passione di Cristo, Gesù Crocifisso e la Madonna Addolorata lo hanno chiamato a sé, dopo un lungo calvario di sofferenza, assistito amorevolmente dalla cognata, dal nipote, dai passionisti, dai vari amici e parrocchiani di Pastena ed altre località. Ora è in cielo insieme ai suoi genitori e al suo unico fratello che lo ha preceduto nella pace dei santi.

Padre Antonio Rungi