+ P. Fernando Taccone

Poco dopo le ore 19:00 del 25 gennaio 2024, dopo un lungo ricovero all’ospedale di Rimini, in seguito ad un peggioramento delle sue precarie condizioni di salute, è tornato alla casa del Padre

P . Fernando Taccone

di Maria

Era nato a Celano (AQ) il 16 gennaio 1940 da Nunzio e Marianna Jacopone. Entrato al noviziato di Morrovalle a 17 anni, sotto la guida del p. Pacifico Frappetta, il 22 settembre del 1958 emise la prima professione, e dopo tre anni, nel 1961, sempre il 22 settembre, si consacrò con la professione perpetua. Fu ordinato sacerdote nel santuario di San Gabriele dell’Addolorata, il 26 febbraio 1966 dal servo di Dio mons. Stanislao A. Battistelli. Aveva frequentato le case di formazione della Provincia PIET dal 1952 al 1966.

Subito dopo l’ordinazione venne designato vice-direttore del seminario di Sant’Angelo in Pontano (MC) dal 1966 al 1967. Subito dopo frequentò la facoltà teologica della Pontificia Università Lateranense (1967-1969), conseguendo la licenza in sociologia religiosa. Nel 1969-1971 assolve al delicato incarico di direttore degli studenti teologi che, trasferiti dagli studentati della provincia PIET, iniziavano a frequentare l’intero corso di teologia nei Pontifici Atenei romani, dimorando nel ritiro di Moricone, dove era stato nominato anche superiore (1969-1972 ed anche dal 1989 al 1991). Nel 2002-2003 sarà maestro dei novizi al Monte Argentario. Tornerà sempre a Moricone anche come maestro dei novizi (1990-1991 e nel 2005-2006).  In seguito, viene nominato superiore del santuario della Madonna della Stella (1972-1979 e poi dal 1991 al 1994 e nel 2006-2011).  Dal 1987 al 1994 è consultore provinciale e direttore dell’apostolato provinciale PIET e nel 2003-2007. È presidente della Commissione Apostolato CIPI dal 1988 al 1994. Dal 1984 è anche membro del consiglio di presidenza della CISM, quale responsabile dell’ufficio dei religiosi fratelli. Dal 1995 diviene segretario provinciale PIET. Dal 1991, in varie riprese, fino alla recente visita nel mese di giugno 2023, in occasione del trentennale, si reca in Bulgaria dapprima come delegato Provinciale per la riapertura della missione in quella nazione, e poi per promuovere, tra le altre iniziative la beatificazione di mons. Eugenio Bossilkov. Dal 1995 era stato nominato pure segretario nazionale del segretariato nazionale per la missione al popolo. Seguiva anche come assistente spirituale le monache passioniste di Vignanello dal 2019.

Dal 1967 al 1981 ha fondato e diretto la rivista “Religioso fratello passionista”, organizzando nello stesso tempo vari convegni sui religiosi fratelli. Ha tenuto anche diversi corsi sulla “Missione al popolo” per i giovani sacerdoti passionisti. Dal 1993 ha organizzato pure corsi annuali di aggiornamento per tutti i missionari itineranti, all’albergo ERGIFE e poi all’Università Pontificia “Antonianum” e presso la Pontificia Università Lateranense di Roma, curandone anche la stampa degli atti. Si occupava anche fattivamente della pubblicazione e diffusione della rivista “La sapienza della Croce”. Direttore della Cattedra Gloria Crucis 2003-2023 alla Pontificia Università Lateranense, di cui pubblicava gli atti dei convegni con estrema puntualità.

Nonostante la nomina a superiore del santuario della Madonna di Casale, presso Rimini, dal 2011 fino 2023, ha continuato a svolgere la sua attività di animazione culturale della Provincia MAPRAES e dell’intera congregazione. Si deve al suo impegno ed entusiasmo, in collaborazione con altri confratelli, tra cui il consultore generale p. Ciro Benedettini, nonostante notevoli difficoltà subentrate in corso d’opera, la celebrazione del IV Congresso Internazionale della Sapienza della Croce, presso la Pontificia Università Lateranense, in occasione del III centenario della fondazione della Congregazione della Passione (1720-2020). Dello stesso congresso ha curato la pubblicazione degli Atti in tre voll. Ultima fatica editoriale, che corona una lunga lista di pubblicazioni da lui curate fin dal lontano 1966. La maggior parte delle pubblicazioni riguardava l’apostolato passionista, con speciale riferimento alle missioni e agli esercizi spirituali.

Quantunque il progredire dell’età e gli inevitabili inconvenienti ad essa legati gli appesantissero il passo, p. Fernando non ha mai perso l’entusiasmo della prima giovinezza, unita ad una notevole capacità di resilienza. Animatore comunitario, apostolico e culturale nato, ha messo a frutto i suoi notevoli talenti con ottimi risultati. Era sempre pronto alla collaborazione ed accettava molto volentieri, e a volte sollecitava anche con insistenza, la collaborazione dei confratelli e dei laici attratti dal nostro carisma e il nostro apostolato. Carisma e apostolato su cui il caro padre non ha mai avuto ripensamenti e inutili nostalgie, sempre proteso a trovare nuove vie dell’annuncio della Croce e nuove motivazioni per comunità apostoliche motivate ed incisive.

P. Tito Paolo Zecca c.p.