+ P. Carlo Maria Baldini

Il 14 settembre, Esaltazione della S. Croce, alle ore 20:05, presso l’infermeria di san Gabriele, è tornato alla casa del Padre

P. Carlo Maria Baldini

della Santissima Trinità

P. Carlo Maria Baldini è nato a Cavatassi di Tortoreto (TE), diocesi di Teramo-Atri, il 17 febbraio 1949. I suoi genitori si chiamavano Giovanni ed Anna Gasparroni. Ultimo di 5 sorelle e due fratelli, la mamma disse che il piccolo Carlo sarebbe stato l’onore della famiglia. È rimasto sempre molto legato alla sua famiglia e al suo paese d’origine

Entrò nel seminario minore di Sant’Angelo in Pontano, per poi seguire l’iter degli altri seminari della Provincia Piet, ossia Cesta di Copparo (Ferrara) e poi San Marcello (Ancona). Compì il noviziato a Morrovalle nel 1965, ed emise i primi voti l’anno successivo. Si consacrerà in perpetuo nella congregazione passionista il 1° settembre del 1972. Per gli studi filosofico-teologici venne destinato prima alla Madonna della Stella (PG) e successivamente a Moricone e a Rocca di Papa (in provincia di Roma). Frequentò con gli altri compagni di studio la Pontificia Università Salesiana, prima e poi il Pontificio Ateneo Alphonsianum, risiedendo dal 26 novembre del 1973 nella casa generalizia dei Ss. Giovanni e Paolo in Roma.

Venne ordinato presbitero il 31 agosto 1974 a Tortoreto. Pochi giorni fa ha compiuto 50 anni di sacerdozio che non ha potuto festeggiare per la lunga degenza nell’ospedale di Teramo, alternata con brevi periodi di ritorno nell’infermeria provinciale.

Nel 1975 ottenne la licenza in teologia morale all’Accademia Alphonsianum di Roma e nel 1991 vi conseguì il dottorato con una tesi di teologia fondamentale su “La croce elemento fondante la vita cristiana”, avendo come moderatore il prof. Sabatino Majorano. Per un anno, dal 1976 al 1977, fu direttore dell’Oasi della Madonna della Stella e missionario. Venne quindi chiamato come assistente dei seminaristi a Cesta di Copparo. Per un breve periodo funse anche da vicedirettore dello studentato di Montescosso. Dopo essere stato confessore nel santuario di San Gabriele, per poco tempo, tornò a Roma per conseguire il dottorato in teologia morale. In seguito, venne chiamato ad insegnare lettere al seminario minore di Cesta (FE) poi, a seguire, teologia morale nell’Istituto teologico di Assisi (PG), risiedendo nella comunità della Madonna della Stella, dove ricoprì anche la carica di vicesuperiore dal 1991 al 1995. Insegnò sempre teologia morale anche nel seminario di Chieti, risiedendo a Fossacesia. Successivamente è stato docente stabile, sempre di Teologia morale, nell’Istituto di scienze religiose “Giuseppe Toniolo” di Pescara, fino al recente pensionamento. Tra il 2003 e il 2007 è stato anche superiore della comunità dell’abbazia di San Giovanni in Venere, presso Fossacesia. Ha lasciato di sé un grato ricordo sia a Fossacesia che nella frazione di Piane Favaro dove, fino a pochissimi anni fa, veniva chiamato per la preparazione della festa di San Gabriele nel mese di luglio. Dal 2007 fino al termine della sua laboriosa esistenza è stato di comunità nel santuario di San Gabriele. Insieme agli impegni accademici, ha svolto sempre con molta diligenza il servizio delle confessioni in santuario e pure gli altri ministeri e servizi comunitari che gli venivano richiesti. Non mancava mai ai tempi di preghiera della comunità. Dopo aver lasciato l’insegnamento ha chiesto ed ottenuto di potersi dedicare alla cura dell’archivio del santuario, come desiderava di fare da vario tempo. Amava molto immergersi nella natura e dedicarsi all’allevamento delle tortorelle e dei colombi del santuario. Piuttosto riservato, evitava le compagnie troppo rumorose, senza togliere nulla allo spirito fraterno e comunitario. Era schietto nel dire il proprio parere negli incontri comunitari e sincero nelle amicizie, pronto a prendere le difese di persone che a suo giudizio non erano state ben considerate nel loro dire e nell’operare.

Numerose le sue pubblicazioni, soprattutto di articoli sulla morale cattolica in riviste specializzate e divulgative. Ha pubblicato anche biografie dei nostri santi, tra cui il venerabile p. Giovanni Bruni e una storia del santuario della Madonna della Stella. Ha collaborato con una rubrica fissa di risposta ai lettori, de “L’Eco di san Gabriele”, sui temi di maggiore attualità di vita morale e comportamentale. Si è occupato anche degli scritti di san Gabriele e di quelli del venerabile p. Norberto Cassinelli, dal punto di vista della sua specializzazione accademica. Nel 2010 pubblicò il volume di teologia fondamentale dal titolo “Pienezza di vita in Cristo”, frutto delle sue lezioni accademiche tenute nei vari centri culturali dove ha insegnato. Nell’ultimo articolo per la rivista “La sapienza della Croce” da lui redatto, si è occupato della poliedrica personalità di san Vincenzo Maria Strambi, nel secondo centenario della morte.

La sua salute, già precaria negli ultimi tempi, ha avuto un crollo improvviso nei primi giorni di agosto di quest’anno, con lunghi e ripetuti ricoveri nell’ospedale di Teramo. Non sempre era docile ad eseguire le cure prescritte dal personale sanitario. Suo ardente desiderio era quello di ritornare in comunità. Gli è stata fatale una severa forma di emorragia gastro-intestinale, con altre complicazioni. Il caro p. Carlo Maria si è spento poco dopo le ore 20 del 14 settembre, festa dell’Esaltazione della santa Croce.

La messa esequiale sarà tenuta lunedì 16 settembre alle ore 10, cui seguirà la sepoltura nella cappella dei Passionisti nel cimitero di Isola del Gran Sasso.

P. Tito Paolo Zecca cp