+ p. Antonio Calabrese

Il 10 novembre 2020, presso il Ritiro dei Ss. Giovanni e Paolo (Roma), è tornato alla casa del Padre

p. Antonio Calabrese

di Maria SS.ma

Padre Antonio nasce a Lioni (AV) il 4 dicembre 1921 da Rocco Calabrese e da Marianna Rascionata. Entra in noviziato a Laurignano dove il 3 maggio 1938 emette i voti e dopo aver concluso gli studi filosofici e quelli teologici emette la professione perpetua l’8 dicembre 1941 per poi essere ordinato il 23 dicembre 1944 ai Ss. Giovanni e Paolo. I superiori del tempo intuirono la sua propensione per lo studio, particolarmente quello del diritto a cui fu subito avviato iscrivendolo alla Pontificia Università Lateranense dove fu licenziato in Diritto canonico “utroque iure”.

Fin dal 1954 è stato membro della Casa generalizia in cui ha trascorso tutta la sua vita assumendo diversi ruoli. Infatti dal 1970 al 1976 fu eletto Consultore generale e Procuratore generale. Erano gli anni del Concilio e del post Concilio che segnarono eventi e cambiamenti forti e significativi all’interno del mondo ecclesiale e della vita religiosa. Successivamente, il 12 febbraio 1979 fu assunto dalla Segreteria di Stato Vaticana come Addetto di Segreteria per le disposizioni speciali per i Religiosi, carica che ricoprirà fino al 2003 per il sopraggiungere dei limiti di età. Lavorò al servizio della Sede Apostolica per 27 anni “con apprezzata competenza e fedele dedizione, riscuotendo la fiducia e la stima dei Superiori” così scrisse il Segretario di Stato, Cardinal Sodano, all’allora Superiore Generale, P Ottaviano D’Egidio. Quando nel 1984 fu fatto il Capitolo straordinario per la formulazione delle nuove Costituzioni, fu membro della Commissione per la revisione dei canoni del Diritto proprio dei Passionisti.

Il suo servizio che ha svolto è stato laborioso e efficace non solo nei confronti della Chiesa e della Congregazione, attraverso le cariche assunte nella Segreteria di Stato e nella nostra Congregazione come Procuratore e Consultore Generale, ma anche nei piccoli ministeri a beneficio della comunità dei Ss. Giovanni e Paolo. Le competenze da lui accumulate nell’esplicare questi ruoli gli hanno permesso di scrivere diversi testi sul diritto particolare, oramai di riferimento per tutta la Congregazione, tra i quali ricordiamo Diritto particolare e privilegi dei Passionisti. Ma la sua eredità non riguarda il solo campo del diritto, perché, soprattutto nella maturità dei suoi anni ha scritto diverse biografie dei nostri Santi ed in particolare un prezioso volume sulla mistica di S. Paolo della Croce e il volume su S. Gemma Galgani, testo a cui era particolarmente affezionato e legato.

Riprendendo il Vangelo del giorno del suo funerale (Lc 17, 20-25) vogliamo anche noi ringraziare e lodare il Signore per i Confratelli che nella vita, nella fede e nella vocazione ci hanno preceduto ed ora “hanno raggiunto Gerusalemme” e ora stanno presso il Padre per intercedere e aiutare la Congregazione e la Provincia. Ricordiamo P. Antonio come personalità forte e competente, da rivelarsi a volte spigolosa nelle relazioni, ma dedita al servizio particolarmente istituzionale della Congregazione. Il Signore sia la sua ricompensa eterna, gli doni la pace e lo accolga nella sua misericordia.