+ P. Andrea Brollo
il 6 maggio 2025 alle ore 10:15 presso l’ospedale Papa Giovanni (Bergamo) dove era stato recentemente ricoverato per un peggioramento della sua malattia, all’età di 55 anni è tornato alla casa del padre
P. Andrea Brollo
di Sorella Umiltà
Il funerale avrà luogo giovedì 8 alle ore 15.00 al santuario Santa Maria degli Angeli Basella
Padre Andrea Brollo era nato a Milano il 05 dicembre 1969 da Francesco e Amelia Molteni. A Tabiago (CO) ricevette il battesimo il 06 gennaio 1970 e la cresima il 26 ottobre 1980. Dopo i primi di anni di seminario a Carpesino (CO), entrò nella casa di Noviziato di Moricone (Roma) dove vestì l’abito religioso il 23 febbraio 1990 e vi emise i primi voti religiosi il 15 settembre 1990.
Continuò la sua formazione religiosa nello studentato di Sezano-Verona dove emise i voti religiosi perpetui l’08 dicembre 1994, legandosi per sempre a Dio nella Congregazione dei Passionisti; fu ordinato Diacono il 07 ottobre 1995 e sacerdote il 10 ottobre 1996.
Persona di straordinarie doti umane e spirituali, capace di adattarsi a ogni situazione, portandovi sempre il proprio contributo di convinzione e coerenza. I doni di Dio sono sempre preziosissimi e di un valore incalcolabile. Ognuno è responsabile di quanto ha ricevuto, e P. Andrea si è impegnato a impiegare nel modo migliore questi doni:
- la grazia: nel Battesimo ha ricevuto la vita divina, è diventato realmente figlio di Dio: tutto il resto defluisce da questa dignità;
- l’intelligenza: aveva la facoltà di leggere, approfondire, riflettere, aggiornarsi nel campo delle proprie responsabilitàe dell’apostolato;
- l’amore, la capacità di voler bene, di fare il bene, di godere del bene. Aveva amore per le nostre comunità religiose, per i suoi famigliari, per gli amici… Non possiamo dimenticare la tenerezza verso l’ammalato Fratel Sergio Teani che ci ha lasciati solo un mese fa: per un anno l’ha portato più volte la settimana all’ospedale, per lui ha rinunciato nel settembre scorso alle agognate ferie in Sardegna.
- la giustizia: aveva la tendenza istintiva a impegnarsi e a impegnarci a rispettare i diritti di tutti, perché nessuno fosse vittima della violenza o dell’egoismo.
- la fortezza ossia la capacità di sopportare fatiche, sacrifici, delusioni per raggiungere un ideale.
Non ha lasciato infruttuosi i doni che ha ricevuto da Dio. Ne ha sacrificato forse uno, il talento musicale, ma a favore degli altri. Si espresse soprattutto nella gestione strutturale ed economica delle nostre case religiose: aveva in questo un dono particolare.
Fu chiamato molto presto non solo a gestire l’economia di qualche casa come Pianezza (TO) e Cameri (NO) e soprattutto Basella (BG) dal 1996 al 2011 e poi in questi ultimi anni, ma soprattutto fu anche Consultore ed Economo dell’intera Provincia religiosa del Nord Italia CORM), e poi responsabile economico e Amministratore Legale dell’Area Nord della nuova Configurazione provinciale (MAPRAES) che attualmente riunisce tutte le case passioniste d’Italia, Francia. Portogallo.
Nemico delle indecisioni, imperfezioni, pressapochismi e sprechi, ci ha aiutato molto nella gestione economica delle nostre case: passò in tutta Italia a insegnare il nuovo modello amministrativo che attualmente tutte le case passioniste dovrebbero seguire. Non faceva pesare il suo lavoro, non si vantava mai delle fatiche sopportate e dei risultati positivi ottenuti: con lui sembrava tutto “normale” ma era lui che creava la “normalità” anche quando invece i problemi e le preoccupazioni esistevano, eccome! Il peso era suo, si industriava a non caricarlo sulle spalle di nessuno.
Ma non si può racchiudere Padre Andrea solo sotto l’aspetto del suo servizio alle case e all’economia. Era un sacerdote convinto e zelante. Quando era ancora un adolescente seminarista a Carpesino (CO) ebbe un colloquio con il Padre Provinciale di allora, durante la visita canonica alla comunità. Andrea presentò al Padre Provinciale il dubbio se proseguire tra i Passionisti fino al sacerdozio oppure rimanere tra loro solo come religioso fratello. Il Padre Provinciale lo convinse a proseguire fino al sacerdozio ed egli accettò. Andrea aveva forse già intuito di avere il carisma della praticità, delle cose concrete, l’indole di uno che vuole camminare coi piedi per terra nell’umile e silenzioso servizio.
Ma si è fidato del Superiore Provinciale e tutte e due non hanno mai dimenticato questo colloquio e la decisione che ne è seguita. P. Andrea non si è mai pentito di essere diventato sacerdote, e ha sviluppato il suo ministero in vari modi: all’inizio si diede alla predicazione, in particolare come promotore e protagonista con altri di una novità: predicare la missione solamente ai giovani. Poi il servizio dei ministeri di apostolato delle varie comunità in cui ha abitato e ultimamente, per molti anni, il servizio domenicale nella parrocchia del S. Rosario ad Arcore (MI).
Fu anche uno degli iniziatori e animatori della Tenda Giovani e della Festa della Famiglia Passionista qui a Basella, tradizione che raduna amici, collaboratori simpatizzanti dei Passionisti, e che continua ancora oggi.
Altro campo in cui ha profuso tutte le sue capacità organizzative, ma anche il carisma di saper- vi coinvolgere le persone: il mondo delle Missioni in Africa Tanzania e Kenya. Fu per anni Procuratore delle Missioni estere, le visitò varie volte, si rese conto dei problemi, dei progetti e delle necessità dei missionari e dei cristiani di quelle terre: se ne è fatto carico suscitando la collaborazione di molti laici e del Gruppo GAMEPP (Gruppo Amici delle Missioni Estere Passioniste), assicurando loro un’adeguata e continua formazione.
La vita di P. Andrea è stata un permanente mettersi a disposizione degli altri con tutta la propria persona, energie, forze. In realtà il verbo che ha raccolto la sua esistenza è: servire. A lui ben si adatta la definizione del servo evangelico elogiato da Gesù: fedele, prudente e vigilante (cfr. Lc 24, 45-46). La sua vita è stata una veglia continua. Non ha messo sottoterra i tuoi talenti evitando però due pericoli gravi: il vittimismo e il narcisismo.
Non ha mai agito per attirare considerazione, visibilità e qualche ricompensa. Non è mai stato un calcolatore costantemente alle prese con la partita doppia del dare e dell’avere: ha sempre dato comunque. Non è entrato nel servizio del vangelo e delle nostre comunità con lo spirito del salariato, ma senza pretese e senza rivendicare diritti.
Ora ogni cosa di lui è diventata preziosa, non per la sua durata, ma per l’intensità con cui l’ha vissuta. E ne ha fatto dono agli altri, a noi Passionisti, alla famiglia, agli amici, alla Chiesa, al Signore La sua ricompensa per la sua fedeltà e il suo impegno è infinitamente superiore a ogni attesa: il premio finale è la partecipazione alla gioia di Dio.
La comunità passionista di Basella in un mese ha perso due angeli custodi qui in terra: Fratel Sergio Teani e Padre Andrea Brollo gestivano infatti praticamente la casa e il parco, ma la fede ci assicura di avere ora due angeli custodi in più in cielo che ci aiuteranno. RIP
P. Leone Masnata CP